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Channel: Elbareport - Quotidiano di informazione online dall'isola d'Elba
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E' deceduto il Commodoro Cesare Ditel

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E' deceduto il Commodoro Cesare Ditel

Cesare Ditel, il carissimo amico Cesare, non è più con noi.

E' deceduto oggi a Pisa alle ore 20.00, all'età di 78 anni, dove era stato ricoverato da qualche giorno.

 Per l'Elba e la comunità campese è una triste grande perdita e per noi, amici più stretti, è un colpo doloroso.

Cesare Ditel, dopo essersi diplomato all'Accademia Navale di Livorno, ha navigato per tutti gli oceani su navi passeggeri di Compagnie italiane ed inglesi comandando anche,  per alcuni anni, la nave da Crociera più grande del Mondo.

Da qualche anno si era ritirato in pensione a Marina di Campo, paese natale a lui tanto caro. Aveva  un grande interesse per le tradizioni campesi come pure si mostrava sempre positivo e gioviale. Quando era bel tempo  gli piaceva fare lunghe camminate per le colline oppure andare per mare tutto solo con la canoa. Passava molti pomeriggi in casa dell'adorata anziana madre  assieme alla sorella e al cognato. Si incontrava spesso con gli amici più cari allietando le serate con piacevoli cene in loro compagnia.

Alla moglie  Janita e ai figli Jordan e Ryan come pure alla madre Iva e alla sorella Piera col marito Piero Ulivelli vanno  le più sentite condoglianze.

Raffaele Sandolo

(nella foto: lo scomparso ritratto con uno speciale ospite in crociera: L'ex Presidente U.S.A. George Bush Senior)  

Cesare Ditel, comandante, con ex Presidente USA Bush senior in crociera


Il giovanissimo pianista Matteo Bussi sul podio al concorso “Riviera etrusca”

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Il giovanissimo pianista Matteo Bussi sul podio al concorso “Riviera etrusca”

 

Domenica 10 aprile il giovanissimo pianista Matteo Bussi, allievo della maestra Marcella Chiesa, a soli 9 anni, conquista il primo posto a pari merito con altri bambini della sua categoria, nel concorso nazionale “Riviera etrusca di Piombino”, con la votazione 95/100.
Lo scorso anno Matteo aveva ottenuto il terzo posto, ma questa volta ha colpito molto la giuria per la sua precisione tecnica e la sua spiccata espressività, si è destreggiato in 7 minuti circa di musica spaziando dal difficile repertorio del 700 fino ad autori contemporanei come Vinciguerra, eseguendo il suo programma interamente a memoria, con una maestria molto rara da trovare nei bambini della sua età.
Grande soddisfazione per l’insegnante Marcella Chiesa che segue Matteo dall’età di 5 anni, ne abbiamo fatta di strada insieme- afferma - dalle prime lezioni con il tamburello fino ad arrivare ai primi autori del repertorio accademico, un bambino che affronta tutti i generi proposti con una passione ed un entusiasmo unici, ogni lezione con lui è sempre diversa e stimolante, ultimamente ha composto anche un suo brano personale.
Facciamo un caloroso augurio a Matteo perché possa proseguire con tenacia il suo promettente percorso musicale.

"Dipinti fuori dal carcere", il restauro dei quadri della chiesa di San Giacomo

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Si è svolta sabato 9 a Firenze, presso la sede della SACI (Studio Art Centers International) una giornata di studi dal titolo Dipinti fuori dal carcere, sul restauro di alcuni dei quadri provenienti dalla chiesa di San Giacomo al Forte di Porto Azzurro. L’occasione è servita soprattutto per comunicare pubblicamente ‒ a metà del percorso ‒ il grado di avanzamento dei lavori. Com’è noto, nell’ottobre 2015, si concluse un accordo tra la Soprintendenza alle Belle Arti di Pisa e Livorno ‒ competente in quanto i dipinti sono di proprietà statale ‒ e la prestigiosa scuola statunitense di formazione al restauro (con sede a Firenze), uniti dall’obiettivo comune di dare inizio al complesso progetto di recupero e valorizzazione di un importante patrimonio artistico elbano, partendo da quattro tra le opere più compromesse (su un totale di undici).


Il convegno si è aperto con il benvenuto del presidente della SACI, Steve Brittan e col saluto del commissario Giulia Perrini, a nome del direttore del penitenziario di Porto Azzurro, Francesco D’Anselmo. Sono quindi intervenuti Andrea Muzzi, Soprintendente alle Belle Arti per le province di Pisa e Livorno, che si è soffermato su alcuni punti nodali della tutela dei beni artistici, soprattutto sulla necessità di non disperdere e riportare alla fruizione collettiva anche gli oggetti meno noti o quelli che, come in questo caso, sono rimasti nascosti per un lungo periodo a causa della loro particolarissima collocazione (un istituto penitenziario). A seguire Amedeo Mercurio, storico dell’arte della Soprintendenza responsabile per il territorio elbano, che ha tratteggiato la cronaca del salvataggio dei dipinti ‒ dalla chiusura della chiesa nel 2005 alla rimozione del 2014 ‒ inserendola in una più ampia prospettiva sul significato storico dei luoghi e delle opere, con alcune ipotesi sulla loro possibile collocazione futura. Infine, Roberta Lapucci, direttrice del gruppo di lavoro impegnato nel restauro, ha svolto un’accurata disamina delle vicende ‟spagnolescheˮ che portarono alla fondazione del Forte di Longone e della sua chiesa barocca ‒ e alla sua conseguente dotazione di dipinti a soggetto sacro, con iconografie ben delineate ‒ offrendo le prime anticipazioni di una ricerca agli inizi volta a dissipare il mistero che ancora ricopre il nome degli autori dei dipinti.
Il convegno è poi proseguito nel pomeriggio con gli interventi di carattere tecnico svolti dagli operatori in formazione della SACI impegnati nel restauro. Soprattutto sono stati illustrati i punti di maggior criticità del lavoro dovuti alle condizioni di accentuato degrado in cui i dipinti hanno sostato per un periodo lunghissimo, alle prese con un vero e proprio catalogo completo dei maggiori nemici della corretta conservazione dei dipinti su tela (salsedine, infiltrazione di acqua piovana, incursioni di volatili).
In conclusione una breve tavola rotonda ha tirato le somme dei lavori rilevando soprattutto la passione con cui i giovani operatori hanno recepito sin dall’inizio il carattere avvincente dell’operazione, ancor più perché li metteva di fronte a oggetti provenienti da un contesto storico così diverso da quello nord-americano di provenienza.

 

Elbarekord: vincono Aquilotti e Scoiattoli

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Elbarekord: vincono Aquilotti e Scoiattoli

Ancora un fine settimana all’insegna delle vittorie per i giovanissimi cestisti elbani ;

AQUILOTTI :

Il regolamento minibasket assegna 3 punti alla squadra vincente di ogni tempo e 1 punto alla perdente , il risultato finale è stato di 18 a 6.

Tutti i protagonisti della partita  :

Girgenti Francesco, Zallo Michele, Reina Francesco  , Baccetti Alessio, Montanelli Mattia, Colombo Davide ,  Trambusti Christopher , Vaghi Lorenzo, Giannini Daniele ,Piacentini Matteo , Battaglini Lorenzo , Fizzotti Andrea .

SCOIATTOLI :

Ottima prestazione dei piccoli scoiattoli che , pur in formazione ridotta per le molte assenze , hanno vinto in trasferta contro i coetanei di Cecina . Ottime azioni e bellissimi canestri per i nostri imbattibili giovanissimi che hanno vinto 5 minitempi su 6 . Risultato finale  15 a 8 per noi . Questi i protagonisti :

Iacopini Samuele,  Maroni Nicola, Giulianetti Leonardo,  Dinelli Michelangelo,  Saponaro Andrea, Silvino Pablo , Marinari Lorenzo,Girgenti Federico.

6^ edizione di "ElbAleatico, un grappolo di storia"

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6^ edizione di

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con Elba Aleatico, la rassegna giunta alla sesta edizione del prestigioso vino DOCG, che si svolgerà al Centro Culturale de Laugier di Portoferraio domenica 17 Aprile.

Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento con Elba Aleatico, la rassegna giunta alla sesta edizione del prestigioso vino DOCG, che si svolgerà al Centro Culturale de Laugier di Portoferraio domenica 17 Aprile.
La manifestazione è organizzata dall’AIS delegazione Isola d’Elba e dal Consorzio di Tutela dei Vini Elba DOC, con il patrocinio del Comune di Portoferraio e con la collaborazione di Vetrina Toscana.
La giornata inizierà la mattina di domenica quando, a partire dalla ore 10.30, i produttori ed i sommelier AIS presenteranno la nuova annata dei vini del Consorzio Elba DOC: Elba Rosso, Elba Rosso Riserva, Elba Bianco, Elba Rosato, Ansonica, Vermentino, Procanico e Sangiovese.
La presentazione sarà accompagnata dalla degustazione di specialità elbane.

 

Nel pomeriggio, a partire dalle ore 14.30, avverrà la consueta rassegna dei vini passiti a cominciare dal più importante, ovvero, l’Aleatico.
Alle ore 15,00 il campione italiano e il vice dell’ultima edizione de “il miglior sommelier d’Italia” si sfideranno nella sala San Salvatore.
La degustazione sarà accompagnata dalla competenza dei sommelier AIS e con la presenza dei produttori delle aziende che aderiscono al consorzio: Acquabona, Acquacalda, Arrighi, Cecilia, Elba Nostrale, La Chiusa, La Fazenda, La Galea, Le Ripalte, Le Sughere, Mazzarri, Mola, Montefabbrello, Sapereta, Terre del Granito e Valle di Lazzaro.

Per tutta la durata della manifestazione sarà possibile assaggiare i prodotti degli Olivicoltori Elbani e dei Pasticceri Elbani nonché di altre eccellenze dell’enogastronomia elbana quali Birra dell’Elba, gli associati Elba Taste, Elbafrozen e Regali Rurali.

Portoferraio: campionato di pesca da banchina 2016

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Portoferraio: campionato di pesca da banchina 2016

Il giovane pescasportivo Lorenzo Boschi guida la classifica assoluta del campionato di pesca da banchina 2016 dopo le prime due prove davanti a Nicola Spinetti e Claudio Fabbri.
Nella prima gara, disputata dalla scogliera di Porto Azzurro (Trofeo Acquario Marina di Campo) in una giornata di forte vento di scirocco, arrivano subito le prime sorprese.
Il successo va ad Alberto Pallini, alla prima esperienza nel campionato, con Lorenzo Boschi e Nicola Spinetti, vincitori degli altri due settori.
Nella seconda prova (Trofeo Circolo della Vela di Marciana Marina), svoltasi all’interno del porto marinese, hanno fatto il pieno di risultati i pescasportivi grossetani Claudio Fabbri e Orlando Borgelli con la conferma di Lorenzo Boschi (primo nel suo settore) e Nicola Spinetti, secondo nel suo settore.
Ancora al palo i favoriti alla vigilia del campionato con Francesco Lazzeri, campione elbano 2015, il quale riesce a fare solo due terzi di settore, Yuri Tiberto che non va oltre un quinto e un secondo di settore, ma soprattutto il forte cannista elbano Sauro Orsi il quale non riesce ad andare oltre un secondo posto nella prima gara un settimo di settore nella seconda: per lui un deludente ed imprevisto ultimo posto in classifica.
Eccezionale il numero dei partecipanti quest'anno al campionato : ben 25 i pescasportivi che si daranno battaglia nell'arco delle 5 gare in programma.
“Un ringraziamento - afferma il Presidente del Team Sampei Francesco Lazzeri - va all'amico Yuri Tiberto dell’ Acquario di Marina di Campo, che ha organizzato la prima prova ed agli amici del "Circolo della vela" i quali hanno organizzato la seconda con un bel buffet in occasione della premiazione”.
Il prossimo appuntamento con il campionato di pesca da banchina avrà luogo dalla scogliera di Capo d’Arco il prossimo 17 aprile.
Classifica campionato dopo due prove:
1 Lorenzo Boschi
2 Nicola Spinetti
3 Claudio Fabbri

Elbavolley: Seconda Divisione KO al derby

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Elbavolley: Seconda Divisione KO al derby

Giornata bruttissima per le atlete di Mister Pieruzzini: una Prima Divisione che entra in campo poco concentrata, concretizzando poco e andando subito sotto contro una squadra, la Torretta Volley, che non lascia scampo a Lottini e compagne, troppo sottotono per poter realizzare qualcosa di buono durante il match: la partita finisce presto, 3 a 0 per la squadra ospite al Monica Cecchini.
Stessa sorte tocca alla Seconda Divisione, che al derby contro la Polisportiva Elbarekord va ko per 3 a 0, ponendo poca resistenza, se non durante il secondo set, in cui le ragazze di Mister di Pede riescono ad impensierire le avversarie.
Scenario positivo per le atlete di Mister Lottini, che portano a casa un'ottima vittoria, battendo in trasferta le atlete livornesi della Libertas Pallavolo per 3 a 1, piazzandosi alla terza posizione in classifica, sotto alla Tomei Livorno e alle grossetane della Grosseto Volley School.
Le piccole atlete dell'Under 12 Mista 6x6 perdono 4 a 0 in casa contro la Union Volley Val di Cornia, per 4 a 0

Sanità, nuovo concorso per assunzione infermieri. E un altro per stabilizzare i precari

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Sanità, nuovo concorso per assunzione infermieri. E un altro per stabilizzare i precari

Sarà pubblicato entro 10 giorni sul Bollettino ufficiale della Regione Toscana un bando per il concorso che porterà all'assunzione di molti infermieri per garantire alle aziende sanitarie della Toscana la copertura del fabbisogno di personale infermieristico per i prossimi tre anni.

"La risposta più efficace – afferma l'assessore a diritto alla salute, sociale e sport Stefania Saccardi - per confutare i detrattori della riforma socio-sanitaria, e le loro fosche previsioni di diminuzione sia dei lavoratori che dei servizi. Con gli atti approvati oggi dalla Giunta si investe sulle risorse umane, e si cerca di azzerare il precariato che in sanità è un problema prima di tutto per il sistema".

Il bando del concorso, studiato da Estar (Ente di supporto tecnico amministrativo regionale), si caratterizza per una serie di elementi innovativi, introdotti per migliorare la qualità e la celerità del processo di selezione:

attuazione dei processi di stabilizzazione dei precari, in accordo con gli indirizzi della Regione Toscana e della Conferenza Stato-regioni
valorizzazione delle esperienze professionali maturate anche al di fuori delle esperienze pubbliche
graduatoria unica a livello regionale
presentazione online delle domande
Questo concorso, avendo al suo interno anche procedure di stabilizzazione, è in linea con la delibera approvata stamani dalla giunta, che dà gli indirizzi per la stabilizzazione del personale precario del Servizio sanitario regionale.

Per la prima volta viene fatto un unico concorso su base regionale, per la formazione di un'unica graduatoria a cui le aziende attingeranno, tenendo conto delle preferenze per Area vasta indicate dagli idonei in fase di partecipazione. Contemporaneamente alla pubblicazione del bando sul Burt, sarà attivato un "portale" all'indirizzo web https://domandeconcorsi.estar.toscana.it, dove chi intende partecipare al concorso troverà un modulo, da compilare totalmente online, tramite il quale formalizzare la domanda, indicando i propri dati, il proprio curriculum e la propria preferenza per una o più delle tre Aree vaste.

Sarà inoltre richiesto di specificare se ci si trova nelle condizioni previste dalla normativa per poter accedere ai posti riservati dalla normativa nazionale per la stabilizzazione dei precari (3 anni a tempo determinato nei 5 anni precedenti l'emissione del bando); particolare attenzione sarà rivolta anche a chi ha maturato significative esperienze professionali all'esterno del settore pubblico, valutandole con un approccio innovativo, per poter integrare in futuro queste esperienze nelle aziende sanitarie.

Tutto ciò oltre al concorso riservato a norma del DPCM del 6/372015 destinato a chi ha maturato 3 anni di servizio a tempo determinato alla data del 31 ottobre 2013 (almeno 92 lavoratori).

Per rendere celeri le procedure di assunzione, ed efficaci gli investimenti fatti dalle aziende e quindi dal Servizio sanitario della Regione Toscana nel formare i neoassunti, il bando prevede inoltre che:

l'idoneo chiamato nell'ambito delle preferenze espresse, che rinunci al lavoro a tempo indeterminato, non potrà essere chiamato nuovamente. In ogni caso, prima della conclusione del concorso, sarà sottoscritto con i sindacati un accordo che miri a rispettare, ove possibile, la scelta espressa dai concorrenti. Inoltre saranno definite anche le procedure per sbloccare la mobilità interna alle aziende o tra aziende diverse;
all'idoneo assunto si chiede l'impegno a rimanere almeno tre anni nell'azienda e nella sede di destinazione; ovviamente, sulla base di specifiche esigenze organizzative, le aziende potranno periodicamente identificare le situazioni per le quali potrà essere consentita la mobilità tra sedi diverse o anche la mobilità verso un'altra azienda.

Nel frattempo,prima della scadenza delle graduatorie attualmente vigenti (Area vasta Centro e Fondazione Monasterio), saranno chiamati dall'Estar tutti coloro che sono presenti nelle suddette graduatorie per essere destinati, se pure in tempi diversi, ad un impiego a tempo indeterminato entro il 2016 (circa 200 lavoratori).

"Una sfida e un'opportunità importanti – commenta l'assessore Stefania Saccardi - sia per il nostro SSR che per tutti i professionisti del settore infermieristico, che si concluderà entro la fine del 2016 con la pubblicazione della graduatoria. Vista la dimensione del concorso - sono attese tra le dieci e le quindicimila domande di partecipazione – si tratta di tempi assolutamente eccezionali".

Lorenza Pampaloni - Lucia Zambelli su Toscana Notizie 


La Foto del Giorno (11 apr.)

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La Foto del Giorno (11 apr.)

clicca QUI per ingrandire la foto

di Francesca Campagna 

"Pronto Badante" nuovo servizio per gli anziani

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Con "Pronto Badante" la Regione ha deciso di mettere a disposizione delle famiglie toscane un servizio di sostegno rivolto alla persona anziana nel momento in cui si presenta, per la prima volta, una situazione di fragilità.

Un operatore autorizzato, dopo essersi rivolti al Numero Verde 800 59 33 88 (attivo da lunedì a venerdì dalle ore 8 alle 18 e il sabato dalle ore 8 alle 13), interverrà direttamente presso l'abitazione della famiglia della persona anziana, garantendole un unico punto di riferimento per avere informazioni sui percorsi socio-assistenziali e un sostegno economico per l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare con una/un badante.

Le persone anziane che vivono sole o in famiglia per poter accedere al servizio devono:
• avere almeno 65 anni;
• essere residenti in Toscana;
• trovarsi per la prima volta in un momento di difficoltà, fragilità o disagio;
• non avere già in atto un progetto di assistenza personalizzato (PAP) con i servizi territoriali;
• non aver già stipulato un contratto di assistenza familiare con una/un badante.

Una volta contattato il Numero Verde, qualora sussistano tutte queste condizioni, la richiesta viene inoltrata ad operatori autorizzati che si recheranno, entro massimo 48 ore, presso l'abitazione della persona anziana.

A questa potrà essere erogato un buono lavoro (voucher) di 300 euro, una tantum, per coprire fino a un massimo di 30 ore di lavoro occasionale regolare di un assistente familiare, per le prime necessità.

L'operatore autorizzato assiste l'anziano e la famiglia anche nelle procedure on-line di INPS per quel che riguarda l'attivazione di un rapporto di assistenza familiare ed inoltre fornisce un breve tutoraggio per aiutare la famiglia e l'assistente familiare nelle prime fasi dell'attivazione del rapporto.

Cooperativa Arca

 

Toremar, abbonamento Piombino-Portoferraio valido anche per Cavo e Rio Marina

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Toremar, abbonamento Piombino-Portoferraio valido anche per Cavo e Rio Marina

Raggiungere l'Elba sarà più semplice per gli abbonati Toremar. La Regione Toscana ha infatti scelto di accogliere la richiesta emersa nel corso dell'ultima seduta dell'Osservatorio sulla continuità territoriale dell'Arcipelago toscano e dare la possibilità di utilizzare l'abbonamento relativo alla tratta Piombino-Portoferraio anche sulle altre tratte di collegamento tra il continente e l'isola, cioè Piombino – Rio Marina e Piombino – Cavo. Gli abbonati alla tratta Piombino-Portoferraio, la più lunga delle tre, potranno dunque utilizzare tutte e tre le tratte in qualsiasi periodo dell'anno e in qualsiasi condizione meteo. Per gli abbonati alle tratte Piombino-Cavo e Piombino-Rio Marina, invece, le condizioni restano invariate.

"Abbiamo ascoltato le proposte del territorio - ha spiegato l'assessore regionale ai trasporti Vincenzo Ceccarelli - le condividiamo perchè crediamo che sia un indubbio vantaggio per i residenti abbonati la possibilità di raggiungere tutti i porti dell'Elba con l'abbonamento alla tratta per Portoferraio, la più lunga e più utilizzata. Questo provvedimento favorirà la continuità territoriale ed è coerente con le recenti modifiche concordate con la Regione sulla programmazione dei servizi per l'Elba, pensate per rendere meno precaria la traversata nel periodo invernale e consentire un uso più flessibile delle navi".

Questa novità consentirà di utilizzare il traghetto Piombino-Rio Marina anche come alternativa al mezzo veloce Piombino-Cavo (le cui corse nel periodo invernale rischiano spesso di saltare a causa del maltempo). Per agevolare gli spostamenti i due porti saranno collegati da un servizio bus di linea. Un collegamento stabile con bus di linea è stato inoltre previsto nel periodo invernale anche tra Cavo e Piombino.

Toscana Notizie 

Avaria sul Giraglia in navigazione (in Sardegna)

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Avaria sul Giraglia in navigazione (in Sardegna)

La compagnia Moby rassicura: Nessun danno per equipaggio passeggeri e mezzi trasportati

Nella mattinata di lunedì 11 Aprile la motonave GIRAGLIA della Compagnia di navigazione Moby, dopo aver effettuato regolarmente la sua prima partenza della giornata (da Bonifacio alle ore 08.30), è attraccata a Santa Teresa, ha scaricato e ricaricato regolarmente passeggeri e autovetture, per dirigersi nuovamente a Bonifacio (partenza delle ore 10.00).
Durante la manovra in uscita dal porto di Santa Teresa, alle ore 10.20 circa, il Giraglia ha avuto un problema tecnico che ha causato un blocco della nave. Nessuno dei 69 passeggeri, né alcuno dei membri dell’equipaggio a bordo e dei 12 veicoli imbarcati (tra camion, furgoni e auto) ha subito alcun danno.
La nave è attualmente ferma a Santa Teresa. Con l’ausilio dei mezzi della Guardia Costiera de La Maddalena, si è provveduto a fare sbarcare tempestivamente i passeggeri. Contemporaneamente un rimorchiatore ha raggiunto Santa Teresa per trainare provvisoriamente la nave in banchina e consentire lo sbarco dei veicoli e, parallelamente, sono state avviate le procedure per approntare ed inviare una nave sostitutiva, la motonave Bastia.
Tutti i passeggeri Moby verranno riprotetti con altra Compagnia (...) la riprotezione sarà attiva fino all'arrivo della nuova nave Moby che riprenderà regolarmente i collegamenti.

 

da un comunicato della Moby Lines

 

Isola d'Elba: cala a picco la natalità aumentano però i formali residenti

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Isola d'Elba: cala a picco la natalità aumentano però i formali residenti

ospedale coClaudio Coscarella  propone una "gestione associata per non estinguersi"

Erano gli anni 2000 e sull'isola nascevano almeno 260 esemplari di elbani (con punte di 285) la maggior parte di razza oriunda italiana. Poi nel 2010 le nascite isolane si sono assestate sulle 210 per anno con un aumento relativo in percentuale delle nascite di popolazione immigrata di prima generazione. Il 2015 è stato l'anno della crisi demografica più grave (coincisa a livello nazionale): meno di 200 nascite anno.

Nonostante questa serie di indici negativi il dato sulla popolazione complessiva negli ultimi 15 anni è addirittura aumentato, dai circa 30.000 del censimento del 2001 ai 32.125 del 01 gennaio del 2014 – dato ISTAT.
La politica della tassazione salata sulle seconde case ha dato i suoi risultati: un'onda di riflusso di residenti dalla terraferma all'isola.
Se la popolazione del capoluogo è rimasta stabile, quella di alcuni comuni ha avuto un incremento record: Capoliveri più 650 unità con un raddoppio in percentuale della sua popolazione residente di cittadini non italiani (stranieri residenti al 16 % a fronte di una media isolana di circa la metà-dati censimento 2011).
Certo la crisi della natalità isolana ha anche coinciso con la chiusura della locale Scuola di Finanza (1999), che ha privato il territorio di almeno 40 famiglie di militari e del turn-over annuale di quasi mille giovani maschi in divisa che soggiornavano sull'isola per il tempo degli studi, sviluppando un particolare tropismo per il matrimonio riparatore.
Dopo la “battaglia degli otto pollai” per la spartizione della tassa di sbarco suggerisco agli addetti al governo che, uno tre o otto comuni, solo una politica ed una programmazione unitaria per tutta l'isola, alias “una gestione associata per non estinguersi” può promuovere una ripopolazione umana del Parco dell'isola d'Elba. Pena il crollo ancora più fragoroso delle attività commerciali, la chiusura ulteriore di scuole, di servizi sanitari, del Tribunale, lo svuotamento totale dei centri storici, un aumento del pendolarismo e del residenzialismo stagionale.
Intanto speriamo che l'immigrazione continui a sostenere il nostro precario equilibrio demografico e, per chi vuole continuare a sognare un'isola a 5 stelle… per adesso è possibile solamente nel Golfo della Biodola.
Claudio Coscarella

 

Caro Claudio
Non ti nascondo che due passaggi del tuo intervento mi ha lasciato un poco perplesso, anche se condivido la valutazione negativa del dato relativo al calo delle nascite registratosi all'Elba.
Ho trovato un poco "vintage" (una via di mezzo tra "La dottoressa del distretto militare" e "Sedotta e Abbandonata") l'immagine, proprio da caserma, del territorio elbano  privato dei giovani maschi allogeni (pieni di testosterone?),  gli aspiranti finanzieri in spasmodica ricerca di accoppiarsi e quindi a caccia di (vogliose, lascive?) femmine autoctone da ingravidare, ma poi salvare dal pubblico ludibrio mediante "matrimonio riparatore" (!).

Tu avessi fatto un simile discorso davanti a qualche collettivo femminista di cui mi ricordo, credimi, ti avrebbero spellato vivo.
L'espressione "razza oriunda italiana" oltre a provocarmi qualche brivido (ricordando chi amava usarla) è razionalmente priva di senso. Credo che al limite si possa parlare di razza per i Masai, gli Ottentotti gli Inuit, etc, ma gli italiani sono il prodotto di una tale mescolanza di popoli diversi - provenienti da nazioni e continenti diversi - che definirli "razza" è concettualmente ridicolo. Albert Einstein, riempiendo il questionario di ingresso negli U.S.A. sulla casella "razza" scrisse "umana". In questi tempi di tragedie umanitarie e di intolleranza è bene, di tanto in tanto, ricordarsene.  
Per il resto in quanto scrivi trovo delle buone ragioni: difendere i servizi resi alla cittadinanza è una via obligata per assicurare una qualità della vita accettabile a tutti gli elbani, ovunque siano nati.

sergio rossi

 

Fotonotizia: Giraglia incagliata

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Fotonotizia: Giraglia incagliata

L'immagine (tratta da un video amatoriale) mostra come la Motonave Giraglia della compagnia Moby Lines, a seguito di un'avaria verificatasi a bordo (su cui abbiamo riferito in un altro articolo) abbia finito per incagliarsi su un fondale roccioso, in Sardegna, nella mattinata di Lunedì 11 Aprile.

L'incidente - senza conseguenze per i passeggeri ed equipaggio è aaccaduto poco dopo che il traghetto aveva lasciato il porto di Santa Teresa di Gallura per dirigersi a Bonifacio.

Successivamente la nave è stata rimossa dall'incaglio e rimorchiata agli ormeggi .  

 

Giraglia moby incagliata

 

Ferrari al convegno: Sono per i Tre Comuni

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Ferrari al convegno: Sono per i Tre Comuni

La soluzione ideale per l’Elba potrebbe essere la suddivisione in tre Comuni, Portoferraio, e l’accorpamento dei piccoli comuni dell’Elba occidentale e dell’Elba orientale

E’ chiaro che oggi siamo qui ad affrontare un tema difficile per questo territorio che solo ieri ha detto in maniera forte e chiara no al Comune Unico ed è, quindi, ovvio che si debba far tesoro della storia recente nonché aver il dovuto equilibrio tra percorsi istituzionali e volere sociale.
Parlare di accorpamento di comuni, in questo momento storico, è d’obbligo. Gli eventi di questi ultimi mesi hanno dimostrato, se ce ne fosse stato bisogno, l’inadeguatezza dell’Elba divisa in 8 comuni.
E’ da tempo che ci poniamo il problema di come porsi all’esterno, in continente come siamo soliti dire, ed è sempre da tempo che la risposta è univoca: bisogna presentarsi come Isola d’Elba.
Vi voglio fare un esempio: nel progetto europeo vinto, quello di Elba Sharing, i comuni di Portoferraio e Rio Marina si troveranno a confrontare con altre Isole del Mediterraneo che sono vere e proprie Isole-Stato tipo Creta, Cipro, Malta. Oppure con realtà, dal punto di vista degli abitanti, molto più popolose di noi quali Las Palmas o Funchal.
Se uniamo questo con il fatto che partner del progetto vengono da vari paesi europei e realtà cinesi dove noi per loro rappresentiamo niente di più che un condominio, con bellezze naturali e storiche incredibili, ma pur sempre un condominio, si capisce che unirsi per far fronte comune ormai è una necessità, non più un semplice esercizio teorico.
Pur tuttavia è da considerare il fatto che l’Elba ha senza dubbio un territorio ampio e diversificato, oltreché con non poche difficoltà logistiche, che renderebbero, almeno nell’immediato, difficile far pensare alla soluzione in un solo Comune. Certamente il percorso intrapreso la volta scorsa dai fautori del Comune Unico è stato disseminato di gravi errori e da endorsement politici che ne hanno ostacolato la realizzazione; il percorso di una semplificazione amministrativa deve prima di tutto passare, oltreché da eventuali imposizioni normative, da una necessaria consapevolezza sociale e condivisione.
Vero è che i piccoli Comuni sono una grande risorsa, ma allo stesso tempo hanno sempre maggiori difficoltà a restare in piedi e ad essere autonomi, visti i continui tagli di trasferimento di risorse dal governo centrale.
La soluzione ideale per l’Elba potrebbe essere la suddivisione in tre Comuni, Portoferraio, e l’accorpamento dei piccoli comuni dell’Elba occidentale e dell’Elba orientale; percorso che sta prendendo piede anche nel comune sentire. Concludo rimarcando che l’importante è arrivare ad una soluzione condivisa con il territorio. Infatti perché il marchio Elba sia veramente forte è necessario che nasca dal comune sentire; non facciamo l’errore fatto in Europa dove si è pensato che l’unificazione potesse passare unicamente dalla moneta unica, tralasciando totalmente quelli che sono i valori culturali, sociali ed economici che sono alla base di qualsiasi scelta vincente.

 Mario Ferrari

Sindaco di Portoferraio


A Sciambere dell'Ammaestratore di Favolli

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A Sciambere dell'Ammaestratore di Favolli

Quanto successo oggi col Giraglia che è andato a inseccassi (di culo)  sugli scogli sardi  m'ha riportato alla memoria un altro glorioso momento baleniero, che pare sia già passato in cavalleria, mi riferisco al   17 agosto scorso, quando  il "Baby"  tonfò in sulla banchina ferajese al grido di “l’ha alzato, l’ha alzato il molo!” Notizia riportata, all’epoca, in prima pagina perfino dai giornali nazionali. Ripassino, giusto per entrare in sintonia:

 http://tv.ilfattoquotidiano.it/2015/08/19/isola-delba-riprende-la-nave-che-urta-la-banchina-ma-vogliono-impedirgli-di-filmare/406544/

Ma oggi un reporter non accetta che l’episodio sia caduto nel dimenticatoio e vuol vederci chiaro, sapere cioè come quando e da chi il molo sarà ripristinato, dal momento che il luogo del misfatto è sempre recintato, nessuno ha ancora rimosso i cocci e lavori nisba.

Nel bel mezzo di un tiepido pomeriggio primaverile, il reporter si avvicina al gabbione, ma ci trova appostato un ometto anziano che lo guarda di traverso.

Rep: “Scusi, lei è del posto?”

Om: “Sì, che vòi?”

Rep: “Senta, in nome della deontologia bla bla bla… giornale libero indipendente bla bla bla…”

L’ometto un po’ sopporta, poi lo blocca: “Chetati ghiozzo, si vede da lontano che sei un cronista d’assalto, tipo Brosio d’annata, prima della folgorazione. Fammi la domanda alla svelta o sennò levati di ‘ulo”.

Rep: “Volevo sapere come mai, a quasi un anno dall’urto accidentale, la banchina è sempre danneggiata”.

Om: “E guai a chi me la tocca, so’ qui di guardia apposta”.

Rep: “Ma c’è un cartello che indica lavori in corso, e di lavori neanche l’ombra!”

Om: “Questo lo di ci te: se venivi prima l’ombra c’era eccome…. quella delle impalcature ‘n su’ comignoli della nave. E poi quel cartello lì ce l’ho stioccato io”.  

Rep: “Perché?”

Om: “Perché, come lavoretto da pensionato, nello squarcio causato dal botto ci ammaestro i favolli”.

Rep (incredulo): “davvero?”

Om: “Ce n’ho due, li vòi vedé?”

Rep: “Volentieri”.

Om: “fffffiiii” (fischia, e sgambettando ne spunta uno).

Rep: “Uh, carino!”

Om: “Casomai carina, lei è la femmina”.

Rep: “Come si chiama?”

Om: “Yoko - Ono”.

Nel mentre sbuca a cento all’ora anche l’altro.

Rep: “E lui è il maschio? Come si chiama?”

Om: “Ratoh”.

Rep: “Ma è velocissimo!”

Om: “Infatti il nome originale era Elaboratoh (h finale, come Abarth)”.

Rep: “Accidenti!”

Om: “Poi gliel’ho dovuto scorcià perché ‘un c’era versi, quando avevo finito di chiamallo, ‘un c’era già più”.

Rep (ricomponendosi): “Oh! siam mica qui a rilevare la cilindrata ai favolli!”

Om: “Dé, alla grazia di Crozza, ma te ‘n dov’eri l’anno scorso quando c’è stato il tonfo?”

Rep: “Non all’Elba. Senta, non ho tempo da perdere, io sono un professionista serio e sto conducendo un’inchiesta seria: come mai la Fondazione non ha ancora ripristinato il molo? Eh? Allora?”

Om: “So’ ‘na sega io. Bella domanda ma te l’ho già spiegato, con me caschi male, per come la vedo io il molo ‘un s’ha da toccà, chiedilo a qualcun altro, per esempio a lui”.

E col dito indica in lontananza un altro ometto in bicicletta, che si sta avvicinando.

Om: “T’avverto però, a lui lo conosco, è incazzato fisso a bestia, dire che è burbero è robetta. Adeguati, sennò per te doventa un casino”.

Rep: “E come mi dovrei comportare?”

Om: “Lascia stà le supercazzole, arriva subito al dunque e parla come mangi. Anzi, sforzati di parlà come parla lui. ‘Un ti preoccupà di esse greppo, è il su’ pane”.

Detto, fatto.

L’ometto in bicicletta arriva a tiro, rallenta e il reporter l’afferra per il braccio e gli fa in ghigna: “Senti un po’ ganzino, ma secondo te questo molo sdentato chi lo deve sistemà?”

Assist al bacio, la risposta è “ir bud……”

Secondasecca

 

                                                                                              

Trivelle e nuovi Confini Marittimi Italia Francia, nel mirino anche il nostro mare

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Trivelle e nuovi Confini Marittimi Italia Francia, nel mirino anche il nostro mare

Pianosa Sì 620La Francia mette la moratoria e noi… Trovati petrolio e gas tra Pianosa e Montecristo

Un trattato firmato il 21 marzo 2015 a all’Abbaye aux Dames de Caen, in Basse-Normandie, dal ministro degli esteri italiano Gentiloni e dal suo collega Laurent Fabius, prevede modifiche ai confini marittimi tra i due Paesi: la “Fossa del Cimitero” al largo della Liguria, due aree marine al nord della Sardegna e l’area della Secca delle Vedove a nord-ovest di Gorgona, passano alla Francia. L’assessore regionale toscano all’Agricoltura, con delega alle politiche per il mare della toscana, Marco Remaschi, ha detto che «Sono state cedute porzioni di superficie marina per 339,9 kmq e acquisite per 23,85 kmq con una diminuzione di 316,05 kmq».


Una delle teorie, avanzata anche da Massimo Pili, l’ex presidente di centro-destra della Regione Sardegna ed oggi deputato di Unidos, che ha “scoperto” per primo le conseguenze del trattato sui confini marittimi, già ratificato dal Parlamento francese, è che si tratta di uno scambio pesce – petrolio, visto che nel 2010 l’ex presidente francese Nicolas Sarkozy mise il veto su nuove trivellazioni petrolifere nel Mediterraneo, una moratoria confermata ed ampliata l’8 aprile 2016 dalla ministra all’ambiente, energia e mare Ségolène Royal che l’ha estesa anche alle concessioni e alla ricerca di idrocarburi in mare, anche nella Zona economica esclusiva francese, e ha detto che la Francia «chiederà l’estensione di questa moratoria all’insieme del Mediterraneo nel quadro della convenzione di Barcellona sulla protezione dell’ambiente marino e della costa mediterranea», Convenzione firmata anche dall’Italia.


Il petrolio che non interessa la Francia «Tenuto conto delle conseguenze drammatiche in grado di danneggiare l’insieme del Mediterraneo in caso di incidente nella trivellazione petrolifera», è invece molto ambito dall’Italia: a nord-est della Sardegna – proprio a ridosso dei nuovi confini marittimi – ci sono diverse istanze di prospezioni petrolifere e, proprio lì, l’Italia ha inglobato come acque territoriali quella che era una sua Zona economica esclusiva (Zee). Va anche detto che sulla base dell’accordo di Caen – che applica la convezione delle Nazioni Unite sul diritto del mare del 1982 (UNCLOS) – l’Italia ottiene che diventino acque territoriali quelle che prima erano acque internazionali, guadagnandoci non poco da questo punto di vista.


Una tesi, quella del petrolio e del gas, suffragata anche dalla risposta data dal Sottosegretario agli affari esteri Benedetto Della Vedova alla interrogazione parlamentare di Pili: «Al negoziato sulla base delle rispettive competenze hanno partecipato anche tutti i Ministeri tecnici – inclusi quelli che hanno responsabilità in materia di pesca, trasporti ed energia» e quando si parla di energia offshore in un trattato tra Stati si parla di idrocarburi.
Legambiente Toscana avverte: «L’accordo conferma non solo i pericoli che corre la Sardegna nord-occidentale ma c’è il rischio che si possa riaprire la partita trivellazioni nell’Arcipelago Toscano».


Nel 2010 l’allora ministro dell’ambiente Stefania Prestigiacomo, pressata da Legambiente appoggiata da Comuni e cittadini, disse che la Key Petroleum, un multinazionale australiana che aveva effettuato prospezioni petrolifere a nord e a sud dell’Isola d’Elba, trovando giacimenti di gas e petrolio sfruttabili tra Pianosa e Montecristo, non poteva trivellare perché il Santuario internazionale dei mammiferi marini Pelagos doveva essere considerata a tutti gli effetti un’area protetta. Una interpretazione messa in dubbio prima dal governo Monti, che tentò di riportare le trivellazioni a 5 Km dalle aree protette e nel 2014 dai petrolieri che tornarono alla carica con le trivellazioni nel Tirreno toscano perché il Santuario Pelagos non sarebbe una vera area marina protetta, sollevando le proteste di Legambiente, tanto che il presidente della Regione Toscana, Enrico Rossi, disse: «Non mi piace l’idea del Ministro Passera di favorire le trivellazioni per la ricerca e la coltivazione di pozzi petroliferi nei mari e, quindi, anche nel mare della Toscana. Per quanto ci riguarda, ci batteremo perché non avvenga questo scempio».


I successivi passi del governo Renzi, con le facilitazioni al petrolio offshore introdotte nello “sblocca Italia” e che tornavano indietro rispetto ai limiti approvati dalla Prestigiacomo, avevano fatto aumentare ulteriormente le preoccupazioni, spingendo le Regioni a chiedere l’indizione dei referendum NO-Triv, del quale alla fine, dopo la marcia indietro del governo, è rimasto quello sulle “12 miglia”.
Ma la Regione Toscana, a differenza della Liguria, non è tra le 9 Regioni promotrici del referendum contro le trivelle del 17 aprile e Legambiente teme che dietro il tentativo del governo di non far raggiungere il quorum rifiutando di indire l’Election Day ci siano proprio concessioni di ricerca ed estrazione di idrocarburi come quelle avanzate in Sardegna e Toscana.


Per questo Fausto Ferruzza, presidente Legambiente Toscana, e Umberto Mazzanti, responsabile mare Legambiente Toscana, hanno scritto a Rossi una lettera perché si schierasse per il Sì al Referendum del 17 aprile e nella quale si legge: «In questo contesto, è evidente che il mancato raggiungimento del quorum al Referendum del 17 aprile riaprirebbe la questione delle trivellazioni petrolifere nell’Arcipelago Toscano, dove sono già avvenute con successo prospezioni su giacimenti di idrocarburi sfruttabili. Il rischio che correrebbero il Santuario Pelagos, le aree marine protette dell’Arcipelago Toscano, la costa, la pesca e l’intera economia turistica toscana è conclamato. Un incidente simile a quello della Deepwater Horinzon del 2010, nel Golfo del Messico, in Toscana, come in Sardegna o nell’Adriatico, sarebbe un colpo mortale per l’immagine del nostro Paese, per il suo ambiente e per la sua economia turistica. Per la Toscana il non raggiungimento del quorum rappresenterebbe un rischio ambientale ed economico intollerabile, di fronte a poche gocce di petrolio, peraltro estratte da multinazionali straniere».
Rossi ha risposto indirettamente il 4 Aprile dalle pagine nazionali del Corriere della Sera: «Le trivelle? Voterò sì, turandomi il naso» e sottolineando che lo farà «obtorto collo, perché io non sono un ambientalista fondamentalista, come tanti che assolutizzano e dicono un secco no alle trivelle. La mia è una scelta minoritaria, ma non polemica. Io non lancio invettive». Poi ha spiegato perché non ha firmato il ricorso delle Regioni insieme agli altri 8 presidenti Pd (poi diventati 7 con la defezione dell’Abruzzo): «È vero, pur essendo considerato molto antirenziano, non ho firmato contro questa norma dello sblocca Italia (…) Non condividevo lo strumento del referendum, perché ha innescato uno scontro tra opposte fazioni. Però, nel merito, penso che l’idea di una concessione perenne sia contraria ad alcune regole europee sulla libera concorrenza. Non può bastare un rigo per prorogare le concessioni fino a esaurimento dei giacimenti. Lo sa che qui abbiamo un contenzioso da oltre 250 anni? Il privilegio assegnato ai cavatori nel 1751 dalla principessa Maria Teresa Cybo Malaspina ha innescato un contenzioso che ci ha portato, con il governo, fino alla Corte costituzionale. Io penso che, se le condizioni cambiano, deve esserci la possibilità di ridiscutere le scelte».


Secondo Legambiente Toscana: la posizione per il Sì al referendum del 17 Aprile «è importantissima, in quanto meditata e “sofferta”, provenendo da chi non ha ricorso contro questa norma dello Sblocca Italia. Legambiente apprezza l’onestà intellettuale di Rossi, che ha così risposto positivamente all’appello del presidente di Legambiente Toscana Fausto Ferruzza e del responsabile Mare di Legambiente Toscana Umberto Mazzantini, affinché si esprimesse chiaramente sul merito del quesito referendario. E’ importante il riferimento di Rossi al contenzioso che dura da oltre 250 anni sul marmo di Carrara, a proposito delle concessioni estrattive rilasciate senza data di scadenza, ma è ancora più importante che il presidente della Regione Toscana richiami la necessità, ormai non più rimandabile, di un piano energetico nazionale che faccia finalmente uscire l’Italia e la Toscana dall’era dei combustili fossili, in vista di un modello energetico più equo e sostenibile. Modello i cui pilastri portanti sono: efficienza energetica, distribuzione decentrata sui territori, ascolto delle comunità locali, sviluppo delle fonti rinnovabili: degli obiettivi tutt’altro che fondamentalisti, sanciti peraltro dal recente Accordo di Parigi che anche l’Italia avrebbe sottoscritto».

Legambiente Arcipelago Toscano 

Vela: Piero Pertici primo nella categoria gran-master

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Vela: Piero Pertici primo nella categoria gran-master

Brillante risultato di Piero Pertici, socio del Centro Velico Elbano di Rio Marina, alla regata velica “Game Race” regata nazionale della classe Laser Master svoltasi ad Alassio nei giorni 8-10 Aprile, prima prova del circuito Italia Master Cup, riservata ai velisti over 35 anni.

Il nostro socio, infatti, si è classificato primo nella categoria gran-master (55-65 anni) e secondo assoluto nella classe Laser Radial con i parziali 5-9-2-1.
La regata, svoltasi in condizioni di vento medio-leggero, ha visto la partecipazione di circa 60 imbarcazioni tra la classe standard e radial.

Prossimo appuntamento dell’Italia Master Cup a Maggio nelle acque di Formia.

Risultati del weekend per l’Elba Rugby

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Risultati del weekend per l’Elba Rugby

 

Dopo la vittoria a Firenze contro il Galluzzo arriva un'altra prova convincente dei ragazzi elbani che vincono 60 a 0 contro il Pistoia. La partita casalinga è stata disputata a Piombino sul campo Venturelli a causa della squalifica del campo di San Giovanni. Buona  prova di tutti i giocatori che aveva a disposizione il tecnico Sans Jeanluc. Sia i titolari che i ragazzi entrati dalla panchina hanno saputo esprimere un ottimo  gioco fatto di ricicli  e velocità. Buonissima la prova della linea dei tre quarti in grado di segnare 10 delle 11 mete fatte, ma anche la mischia non ha fatto mancare il suo apporto, soprattutto nelle fasi statiche, dove ha dovuto affrontare il reparto avversario sicuramente più pesante ma meno dinamico e lo ha fatto in modo ineccepibile. Prossimo appuntamento a Prato domenica 17 aprile.
Formazione:
Pilato, Pierettti, Morosi, Gambelunghe, Ricci, Piacentini, Zecchini, Ascione, Ferrini.T. , Scagliott, .Vozza, Candida, Troccolo, Arcara, Fabiani, Congedo, Sella, Venturucci, Fabbri, Bisso, Pagnini, Concas.

 


Nella mattina di domenica sul Campo “Andrea Scagliotti” di San Giovanni la Under 16 dell'Elba domina i pari quota del Rufus San Vincenzo. Due mete nei primi venti minuti portano avanti i ragazzi di Loria che, seppur non in grande giornata, a sprazzi mettono in mostra un gioco fluido e veloce ma non riescono ad avanzare nello spazio avversario. Non è un caso che le due mete vengano da sfondamenti della mischia. Il primo tempo si chiude 17-7. Nel seconda metà del match nonostante gli elbani giochino la maggior parte del tempo nella metà campo avversaria non riescono ad esprimere le potenzialità fino qua dimostrate e si adattano al gioco degli avversari, una meta ciascuno porta il risultato finale sul 22-12 per i padroni di casa. La prossima domenica trasferta a Pisa contro l’Union Versilia ultima partita prima dell'attesissimo Trofeo Pesciolino che si svolgera' nei giorni di 23/24/25 Aprile sui campi di San Giovanni e del Carburo.
La Under 18 ferma per la rinuncia da parte del Granducato a disputare la gara a Portoferraio, passa nella fase successiva e disputerà domenica 17 la prima partita in casa contro la prima classificata del girone Toscana/Umbria e cioè il Florentia Rugby.

Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba - la terna finalista della 44^ edizione

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Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba - la terna finalista della 44^ edizione

 

La Giuria Letteraria presieduta dal Prof. Alberto Brandani e composta da Giorgio Barsotti, Mario Baudino, Marino Biondi, Francesco Carrasi, Giuseppe Conte, Teresa De Santis, Ernesto Ferrero, Francesco Giorgino, Giuseppe Mascambruno, Massimo Onofri, Antonio Patuelli, Silvia Ronchey ha selezionato la terna finalista che concorre al Premio Letterario Internazionale Isola d’Elba -Raffaello Brignetti per la 44^ edizione - anno 2016.

 

Le tre opere prescelte, che saranno adesso sottoposte al giudizio dei Giudici Lettori sono:

COSTELLAZIONE FAMILIARE di Rosa MATTEUCCI – editore ADELPHI
L'IMPOSTORE di Javier CERCAS – editore GUANDA
TERAPIA DI COPPIA PER AMANTI di Diego DE SILVA – editore EINAUDI

 

Il Presidente della Giuria Letteraria Prof. Alberto Brandani ha così commentato: "Ringrazio tutti i colleghi della Giuria Letteraria per il gran lavoro svolto: contatti ed incontri e non solo in quest’ultima settimana.
La rosa dei tre nominativi è di grande livello. Cercas, De Silva e Matteucci offrono alla Giuria Popolare un’ampia possibilità di scelta a livello europeo ed italiano"

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