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Acqua dell'Elba sostiene l'equipaggio 'unico' di Diversamente Marinai

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Acqua dell'Elba sostiene l'equipaggio 'unico' di Diversamente Marinai

 

Parte il Campionato Italiano di Offshore e a regatare c'è anche una barca con un equipaggio speciale.
Acqua dell'Elba da quest'anno sostiene l'associazione sportiva dilettantistica Diversamente Marinai impegnata da tempo a dimostrare come il mondo della vela possa essere un reale veicolo di integrazione sociale in grado di abbattere barriere di vario tipo.
L'imbarcazione 'Gwaihir' di Diversamente Marinai ha un equipaggio misto con ragazzi che hanno disabilità motorie. E' una sfida che è piaciuta molto ad Acqua dell'Elba. Con loro seguiremo le varie tappe e non importeranno molto i piazzamenti ma il risultato vero, che è quello di far comprendere a tutti di che ' i limiti, come spesso le paure, sono soltanto un'illusione', per citare Michel Jordan.
Da marzo è partita anche una campagna di crowfunding per finanziare la manifestazione, c'è tempo fino al 22 maggio per partecipare e raccogliere gli 8000,00 euro necessari.

 

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Dal Comune di Portoferraio sui fatti di Piombino intervengono il Sindaco e il consigliere Rossi

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Dal Comune di Portoferraio sui fatti di Piombino intervengono il Sindaco e il consigliere Rossi

 

 

Come sindaco di Portoferraio, città sede del presidio sanitario elbano, come ho già avuto modo di dire, mi auguro che la magistratura faccia piena luce sugli eventi luttuosi accaduti a Villa Marina; è tuttavia altrettanto auspicabile che a nessuno possa venire la tentazione di trasformare una eventuale responsabilità personale in una operazione di indebolimento del Presidio ospedaliero di Piombino perché questo rappresenterebbe un ulteriore dramma per la comunità della Val del Cornia e per gli operatori e costituirebbe un grave pericolo anche per il destino dei progetti di rete che dovranno sostenere il consolidamento e lo sviluppo anche della Sanità Elbana.
Il Presidio di Piombino insieme a quello di Portoferraio rappresentano la porta di ingresso nella Rete Ospedaliera della Usl Nord-Ovest ed io loro compito dovrà essere quello di produrre tutte le attività di base e specialistiche per i loro cittadini ed accompagnare gli stessi lungo i nodi di alta specialità per le patologie più complesse.
Per queste ragioni anche Portoferraio auspica un intervento Aziendale e Regionale capace di restituire a Piombino la sua capacità di gestire e promuovere la Salute dei propri Cittadini.
Siamo vicini alle famiglie dei deceduti come lo siamo per quelle centinaia di Operatori che a Piombino come all'Elba si fanno carico con professionalità e dedizione dei primari bisogni della popolazione.

Architetto Mario Ferrari sindaco di Portoferraio

 


Lettera aperta agli infermieri di Villa Marina

Cari amici che da anni prestate la vostra opera e manifestate tutta la vostra professionalità nelle strutture sanitarie di Piombino.
Ho atteso qualche giorno prima di prendere in mano la penna e inviarvi queste poche righe perché, come un pugile colpito da una gragnola di colpi, sono rimasto stordito e confuso da quanto accaduto. Oggi però non posso più fare a meno, in un momento così difficile della vostra vita professionale, familiare e sociale, di esprimervi tutta la mia solidarietà e vicinanza. Ho lavorato con molti di voi per trent'anni, e con molti di voi ho condiviso le grandi soddisfazioni che è in grado di dare questa professione, e con voi ho vissuto anche i fortunatamente pochi momenti di sconforto. Siete stati una parte importante della mia vita e sarete sempre un meraviglioso ricordo indelebile; vi ringrazio per quello che mi avete dato professionalmente ed umanamente, ma soprattutto vi ringrazio per la vostra grande professionalità arricchita da quella dose di umanità che ha accompagnato sempre il vostro lavoro. Voi non potete nemmeno immaginare quante volte il vostro ricordo affiora alla mia mente e quante volte parlo e racconto della vostra professionalità, del vostro impegno, della vostra disponibilità e capacità nel superare tutti quegli ostacoli che il lavoro ha posto sul nostro comune cammino. Il vostro ospedale, che fu anche il mio, non è mai stato e mai sarà quello che oggi molti vorrebbero far apparire, ma solo un luogo dove il rispetto e l'attenzione per chi soffre ha regnato su tutto e su tutti: un singolo episodio per quanto drammatico non può e non deve cancellare anni di impegno e di sacrifici. E sono certo che non vi farete prendere dallo sconforto, sono certo che continuerete a dimostrare il grande senso del dovere, le vostre elevate competenze professionali e organizzative ed anche l' altruismo ed il rispetto per chi soffre che sono aspetti inscindibili del nostro lavoro. Occorre ora ritrovare quella serenità indispensabile per ricostruire il presente ed il futuro del nostro ospedale; lo dovete a voi stessi, alle vostre famiglie, ai piombinesi, a tutti coloro che hanno bisogno di voi, alle famiglie dei deceduti alle quali va la mia solidale vicinanza.
Solo voi, con l’impegno di sempre potete riportare la luce in quell'ospedale che fu il mio e che oggi sembra circondato dal buio.
Vi abbraccio con il cuore gonfio di tristezza ma anche di tanto affetto e di fiducia.

Luciano Rossi

Referendum 17 aprile 2016, ecco come avere le certificazioni sanitarie

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Referendum 17 aprile 2016, ecco come avere le certificazioni sanitarie

Diffuse le modalità per il rilascio delle attestazioni destinate agli elettori con patologie che rendano difficoltoso l’esercizio di voto

È stato stilato il programma operativo per il rilascio gratuito dei certificati destinati agli elettori affetti da patologie che ne impediscano o rendano difficoltoso l’esercizio di voto in vista del referendum popolare previsto per il 17 aprile 2016.

Sul sito (www.usl6.toscana.it) sono scaricabili le modalità relative a:

- Zona Livornese
- Zona Bassa Val di Cecina
- Zona Val di Cornia
- Zona Elba

Quanti o quali comuni?

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Quanti o quali comuni?

 Marcello Camici:  Uno o Cinque per me pari son ...

Il convegno organizzato dal giornale Il Tirreno mi ha suggerito di scrivere che l'argomento è per me poco interessante.
Uno, due, tre, quattro, cinque comuni.
Non sono molto interessato al numero.
Sono molto più interessato che sia assicurato il buon andamento e l'imparzialità della pubblica amministrazione.
Buon andamento e imparzialità sono legati ai pubblici impiegati i quali debbono essere al servizio esclusivo della nazione.
Sprechi e corruzione sono senza ombra di dubbio nemici del buon andamento e della imparzialità.

Può una riduzione del numero dei comuni aiutare e/o assicurare il buon andamento e l'imparzialità della pubblica amministrazione?
Ho qualche dubbio in merito.


Marcello Camici

Coluccia: "Incertezza e divisioni sul futuro istituzionale elbano"

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Coluccia:

 

"Incertezza e divisioni sul futuro istituzionale elbano", mi sembra il titolo più appropriato per definire il quadro "critico" della politica elbana in materia di semplificazione istituzionale, uscito dal dibattito organizzato dalla Fondazione. Al netto dell'uso demagogico e populista "anti istituzionale" che traspare da certe posizioni espresse nel convegno, più esplicitate da certe poteri economici e politici locali, che mirano soltanto a rottamare qualsiasi forma di "governo democratico" dell'Elba, quello fondato sul consenso dei cittadini, è emerso lo stallo politico istituzionale, più che una vera voglia di cambiare veramente. In ultima istanza, addirittura, per rimuovere le cosiddette resistenze degli elbani nella loro difesa dell'autonomia comunale, considerati per questo, da qualcuno, paradossalmente retrogadi e antimoderni, è stata prospettata l'imposizione per legge, della soppressione dei piccoli comuni. Nessuno infatti ha parlato e prospettato l'Unione dei Comuni elbani, che già oggi potrebbe decollare, senza forzature e imposizioni dall'alto. Vorrei sottolineare che la vera semplificazione istituzionale necessaria all'Elba non sta nelle fusioni o soppressione dei Comuni, ma nella istituzione di un ente rappresentativo e di governo unitario per l'Elba: con il referendum popolare del 2013 i cittadini elbani, hanno detto no alla soppressione dei Comuni a favore del Comune Unico e ritengo che ripercorrere di nuovo il percorso referendario, questa volta per fusioni di piccoli comuni sia un ulteriore inutile perdita di tempo, per cui l'unica soluzione realisticamente e velocemente perseguibile, senza forzature ed imposizioni legislative è quella di costituire una Unione dei Comuni elbani. Questa manterrebbe l'autonomia Comunale, ma assumerebbe competenze delegate dai Comuni e dalla Regione ed avrebbe organi di governo rappresentativi di tutti I Comuni elbani , con i rispettivi Sindaci e rappresentanze dei propri Consigli Comunali. Questa mi sembra l'unica strada per non fare salti nel buio.

Pino Coluccia
Consigliere comunale Rio Elba

La Foto del Giorno (12 apr.)

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La Foto del Giorno (12 apr.)

clicca QUI per ingrandire la foto

di Alessio Gambini 

Frangioni: Le fusioni? Condivise o imposte generano problemi comuni

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Frangioni: Le fusioni? Condivise o imposte generano problemi comuni

 

Il convegno organizzato dal giornale il Tirreno con la Fondazione Isola d'Elba Onlus, mi ha suggerito di rivolgere, a quelli che ritengono che le fusioni siano la terapia più adatta per migliorare le condizioni di vita della nostra comunità (e non magari quella di affrontare le disuguaglianze strutturali presenti nelle isole cui dare riposte), qualche semplice riflessione.
Ai cittadini dei tre comuni di Campo nell'Elba, Marciana e Marciana Marina (cui si sono aggiunte, nelle ultime ore, le ipotesi possibiliste dei sindaci di Rio nell'Elba e di Rio Marina), prima dell'eventuale fusione dei loro paesi, vanno offerti spunti per evitare loro un torto ed evitare ad Anna Bulgaresi, Andrea Ciumei e Lorenzo Lambardi di essere ricordati, dalla loro popolazione e da quella futura, come coloro che hanno messo la parola fine ai propri comuni.
Questo preannunciato tentativo di fusione tra i comuni del versante occidentale, tra l'altro in un periodo in cui si è fatto più profondo il solco tracciato dalla cosiddetta antipolitica verso i partiti, i governi, i parlamenti, le regioni, mette così, i tre comuni, che i cittadini sentono l'istituzione più vicina a loro, a rischio chiusura.
Tuttavia ho colto, nella timidezza di quella proposta, anche ieri al convegno rimasta tale, più che una scelta ispirata da convinti benefici che le fusioni farebbero scattare una, seppur incauta, volontà di attrezzarsi prima, nel caso le fusioni venissero imposte.
Condivise o imposte, però, le fusioni generano, comunque, elementi di sofferenze comuni. Si perde il profilo di quella fetta di territorio, l'identità di oggi e quella futura di quel paese e nessuna nuova anagrafe comunale e nuovo gonfalone potranno risarcire quello strappo.
I percorsi per le gestioni associate e l'unione dei comuni sono l'altra strada che metterebbe in sicurezza l'autonomia del singolo comune e una più adatta e rinnovata strategia di rapporti istituzionali per scelte più adatte alla geografia di un'isola minore.
Non vi fate abbagliare dalla immediata, ma non certa, sicurezza futura, con cui si sbandierano i contributi dello Stato, considerato il deficit pubblico ancora significativo del nostro Paese, del quale è bene non dimenticare.
Bisogna, invece, eventualmente prevenire uno Stato che pensa, per ridurre la spesa pubblica, di arrivare addirittura anche alle forzate fusioni dei comuni, come se non fossero bastati i tagli di risorse e di personale degli ultimi anni, che hanno visto pagare prima e di più i piccoli comuni. Ora si vogliono anche cancellare. Bisogna dire di no!
I piccoli comuni non possono essere considerati i soggetti facili da penalizzare quando si pensa alla revisione della spesa del Paese. Si lavori per recuperare le risorse per lo Stato con più efficacia attraverso l'evasione fiscale, il recupero dell'IVA e la tassazione sui grandi patrimoni, purtroppo terreni insidiosi.
Le fusioni non sono la modernità ma la resa, perché non si è riusciti a salvaguardare e a rafforzare il profilo di autonomia e il compito costituzionale dei piccoli comuni, che pesano sulla spesa pubblica con numeri insignificanti.
Bene hanno fatto molti sindaci a farsi sentire, a cominciare dalla manifestazione di Volterra.
C'è una bizzarria, una contraddizione: venti parlamentari PD fanno una proposta di fusione obbligatoria per i comuni sotto i cinquemila abitanti, mentre ci sono ancora in essere misure che riguardano il sostegno e la valorizzazione dei comuni con popolazione pari o inferiore a 5.000 abitanti (Realacci), la proposta (Barca) di fondi fino al 2020 a sostegno delle piccole realtà e fondi già stanziati relativi al “Decreto Del Fare” per opere infrastrutturali riguardante il Programma 6.000 Campanili.
Ma, a prescindere da questo, credo che si debba concepire l' intera comunità di un comune, come una sommatoria di interessi da rilanciare e non da avversare, per ridurla ad area periferica.
Il futuro dei nostri comuni sta nello scardinare un modello di Stato che sostiene, nella miglior delle ipotesi : “ se vi fondete vi premio con risorse aggiuntive” che, guarda caso, sono lo stesso pubbliche. Prima si riduce i trasferimenti poi si offre un premio.
Sarebbe opportuno, almeno dal punto di vista sia istituzionale che politico (il ddl Lodolini “invita” a ciò), che i sette comuni dell'Elba con meno di cinquemila abitanti deliberassero nei rispettivi consigli comunali, con un ordine del giorno, una posizione contraria a quel testo. E' pensabile che, se dovesse passare quel disegno, in un colpo solo scomparirebbero in Italia più di 5.600 comuni? Il 70% delle amministrazioni comunali.
Sono più che fiducioso che quel tentativo di stravolgimento comunale non passerà, per l'opposizione che i sindaci, con i loro cittadini, faranno e considerato che non è ancora un'azione di governo ma una semplice proposta.
Tuttavia, l'aspetto della fusione obbligatoria è già stato opportunamente mitigato dalla Regione Toscana con la risoluzione del 30 marzo. Ha bisogno di chiarimenti, comunque, l'espressione usata in aula al momento della illustrazione della stessa risoluzione: ... qualche disincentivo alla frammentazione … .
L'azione politica da intraprendere è di intervenire sul corto circuito tra il decentramento delle norme, al quale i comuni devono rispondere, e dall'altra uno Stato che centralizza l'intero sistema amministrativo. O no ?

Giovanni Frangioni

Sul Comune Unico gli elbani hanno già detto NO

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Sul Comune Unico gli elbani hanno già detto NO

Aridagnene, ci risemo………
Incuranti del verdetto popolari, rieccoli, a proporre di nuovo l’accorpamento dei Comuni Elbani.
Io credo che il NO scaturito dalle Urne e democraticamente espresso sia: sicuro, certo, ovvio, chiaro, lampante, evidente, palese, riassumendo, No all’accorpamento dei Comuni.
Oggi, tra le espressioni di questi soloni, ho letto dichiarazioni del tipo “hanno votato solamente il 43%”.
Ha votato chi ha deciso di andare a votare e niente più, sono percentuali che purtroppo, corrispondono ai numeri nazionali, perché la gente si è stufata della politica e di questi politicanti.
Non dimentichiamoci che il nostro Paese è governato da Uno messo lì, senza il consenso popolare solo perché segretario di un Partito Politico.
La volta scorsa lo scontro di idee non fu facile, il promotori del SI, con grosse disponibilità economiche e con le “Carote” messe a disposizione dalla Regione dettero vita ad una battaglia, che li vide sconfitti dal volere di questa Comunità, che crede in primo luogo ai propri valori e al loro modo di vita. Oggi si sono mossi parlamentari e consiglieri filogovernativi venendo a dirci di aver a cuore quest’isola, in realtà è l’esatto contrario, basta vedere lo smantellamento della Sanità, il resto dei Servizi e quello che è peggio i provvedimenti con i quali hanno minano il futuro dei nostri giovani.
La sceneggiata della Tassa di sbarco (uso il termine tassa anche se dovrebbe essere balzello) ha dimostrato non solo la decadenza dell’intera nostra classe politica, incapace anche a spartirsi il bottino, ma anche dell’incapacità di costruire quell’associazione di servizi a che potrebbe dare serie risposte ai recenti provvedimenti legislativi.
Prima delle passerelle nei convegni, perché non andate a sentire l’opinione di quei cittadini che vivono nei comuni recentemente fusi e in Italia sono diversi?
Le argomentazioni sono innumerevoli , lasciando da parte i campanilismi, a causa dell’opera d’arte che hanno chiamato “Spending review” risparmiano da una parte scaricando i costi ad altri, ad esempio la viabilità che sarà a totale carico della nuova entità comune. Il trasporto pubblico locale, la scuola primaria, i presidi per l’ordine pubblico, ma quello che è più inquietante la scomparsa di rappresentanza delle comunità più piccole, ad amministrare saranno chiamati solamente chi verrà eletto dai nuclei più numerosi, dando vita, a un’isola di periferie.
Si pensa che l’obiettivo possa essere migliorativo per la nostra comunità? Cominciamo con seri confronti tra cittadini, esaminiamo tutte le sfaccettature di quello che si vuol fare e perché. Troviamo le migliori soluzioni per tutti i cittadini di quest’isola e da li, tirare fuori un progetto di progresso di vita per il futuro e di pari dignità per tutti. Una cosa è certa, non ci faremo calare niente dall’alto, abbiamo già dato con il Parco, forse adesso è meglio dire Basta.

 

Dante Leonardi


Fusione dei Comuni, riaperto il dibattito. Sindaci elbani ora più possibilisti.

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Fusione dei Comuni, riaperto il dibattito. Sindaci elbani ora più possibilisti.

convegno fusione 620Ma il "grande raduno" è servito poco più che a fare il punto delle attutite, ma permanenti, diversità

 

Si torna a parlare di fusione di comuni e l'occasione è l'incontro, organizzato da Il Tirreno con la collaborazione della Fondazione Isola d'Elba, che ha avuto luogo ieri, 11 aprile, presso la sala congressi del centro culturale De Lauger.

In questo momento diviene necessario riaprire la discussione perchè come spiega l'On. Fanucci (PD), primo firmatario del disegno di legge  3420, la fusione dei Comuni sotto i 5mila abitanti avverrà, sia che parta dal basso sia che venga imposta dal Governo.
Per i comuni che sceglieranno, nel breve termine, la strada della fusione ci saranno degli incentivi sostanziosi per 10 anni, superiori al 40% rispetto ai contributi che i comuni già ricevono dallo Stato, si parla invece di tagli consistenti per le piccole realtà che non riusciranno ad auto-organizzarsi.
Anche Gianni Anselmi propone incentivi regionali fino a 250 mila euro l'anno per 5 anni, nonchè il suo appoggio e sostegno, ai comuni che decideranno di fondersi spontaneamente. "Non si parla delle identità locali -dice- che non potranno mai essere cancellate, si deve solo lavorare verso una semplificazione amministrativa e burocratica".

Una legge che lascia poco spazio alle decisioni e che non tiene conto della specificità delle realtà insulari, come si vede per il Giglio o per Capraia, che difficilmente potranno essere accorpate con un comune con una realtà uguale e condivisa, dice Giannina Usai, presidente di ANCIM. Per l'Elba forse la situazione è più facile visto la possibilità di unire i comuni dell'isola, che possono dimostrano di avere le stesse necessità.

Con un'idea chiara e definita gli imprenditori come Mantovani (Presidente della Fondazione e AD di Locman) e De Ferarri (AAE), così come Serini,

Vice Presidente CNA, che vedono e pensano l'Elba come un concetto unitario da pubblicizzare e sostenere per migliorare l'offerta turistica, un brand forte che già funziona. Quindi pensare l'Elba come Comune Unico è l'unica possibilità per avere voce in capitolo, per farsi sentire.

Umberto Paoletti, Direttore Confindustria Livorno, sottolinea l'importanza della fusione "volontaria" così da partecipare al cambiamento per evitare di subire un'aggragazione obbligata.

Guido Fiorini, de Il Tirreno, moderatore del convegno, passa poi la palla ai Sindaci elbani che si sono mostrati aperti alla fusione più di quanto ci si sarebbe aspettati, inizia Lambardi, che insieme ai Sindaci dell'Elba ovest, già ha iniziato a pensare alla fusione. Il Sindaco campese si è dichiarato assolutamente favorevole all'unione, almeno, dei comuni di Campo nell'Elba, Marciana e Marciana Marina.

La parola passa poi a Barbetti, che già ai tempi del referendum si era dichiarato favorevole al Comune Unico dell'Elba, e lo sarebbe - afferma - ancora, ma non può ignorare la volontà popolare che si espresse chiaramente verso il NO in quella consultazione, si dichiara comunque ancora sostenitore di una semplificazione.

Lo stesso vale per gli altri Sindaci presenti (assenti Anna Bulgaresi e Claudio De Santi) Galli, Simoni e Ferrari si dichiarano possibilisti alla fusione con la necessità, però pregressa, di poter risorvere delle criticità, come la ridistribuzione delle risorse e la capacità di programmazione delle scelte urbanistiche, che si dimostrano molto complesse visto la frammentazione radicata nel territorio, solo per gradi si potrà raggiungere una semplificazione che sia favorevole per tutte le realtà coinvolte.

Un po' più polemico il Sindaco Ciumei, che - come in precedenza indicato - lavora all'idea della semplificazione amministrativa per il Comune del versante ovest, che vede però nella 3420 una legge che non lascia la possilità di scegliere, e giudica  quelli che l'On. PD Fanucci chiama incentivi delle "mancette" per comprare gli amministratori.

Un profluvio di parole insomma al quale si attende seguano azioni concrete, fatti. Dopo enunciazioni solenni sul poco, e  "aggiustamenti" che lasciano però un panorama estremamente variegato,  resta da  vedere cosa sceglieranno veramente gli amministratori per il futuro dei cittadini elbani.

Blu Navy, lowcost di qualità

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Blu Navy, lowcost di qualità

Dal 15 aprile le corse 2016

Luca Morace, Direttore generale della compagnia elbana di navigazione, ci ha tenuto a sottolinearlo che prezzi concorrenziali e ottima qualità con Blunavy viaggiano sempre di più insieme.
La novità del 'prezzo famiglia', ad esempio, ha ricordato all'unisono il Presidente l'Associazione Albergatori (socia BluNavy) Massimo De Ferrari, A/R a 60 euro per auto due persone e bimbo, “va nella direzione di far capire che l'Elba non è cara”. Confermato inoltre il prezzo residente a 9,70 euro (auto e autista).

L'Acciarello, nave gradita dal 99% dei passeggeri secondo un sondaggio 2015, si è presentata al Molo dell'Alto Fondale di Portoferraio, con effettuati importanti lavori di ristrutturazione interna, illustrati in conferenza stampa: nuovi bagni e più grandi, compreso quello per diversamente abili nel salone principale, rifacimento delle sedute laterali e nuove panche nei corridoi esterni, aumento della sicurezza con le videocamere collocate in diversi punti della nave (garage, salone, ponti).

Obiettivo della stagione 2016, in attesa che l'Autorità Garante per la Concorrenza e il mercato si riesprima a fine mese per 'ripristinare le basi di una vera concorrenza' come prevedono le norme, è la 'fidelizzazione dei clienti' attraverso la Fidelity Card e la BluNavy Style, nonchè la tessera per i proprietari delle seconde case, per i quali l'auto al seguito non deve più essere registrata, potendo inoltre gestire on-line le prenotazioni.
All'unisono, Albergatori e Blu Navy sottolineano il ruolo di promozione dell'Elba svolto ogni anno -con ottimi risultati - sui mercati europei, nonché l'inserimento sul sito web della lingua spagnola e francese accanto a italiano inglese tedesco.

Luca Morace ha snocciolato infine dati che sottolineano la crescita costante di BluNavy (di recente entrata con l'Ichnusa nei collegamenti Sardegna- Corsica, ndr): 1,650 milioni di passeggeri, dai 190 mila del 2011 ai 490 mila del 2015 con lo stesso numero di corse (10 su 80) le quali hanno movimentato il 19% dei passeggeri ed il 25% dei mezzi da e per l'Elba.
In sostanza BluNavy vuole crescere ancora, facendo coincidere sempre più le proprie sorti con quelle dell'isola d'Elba, con "l'orgoglio di sentirsene parte".

CR

 

GLI ORARI DELLE CORSE:

PIOMBINO

PORTOFERRAIO

Partenze

Partenze

07.45

06.05

10.45

09.15

13.45

12.15

16.45

15.15

20.00

18.25

 

Tante medaglie per i giovanissimi del Judo Club Isola d'Elba

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Tante medaglie per i giovanissimi del Judo Club Isola d'Elba

 

Domenica 10 aprile, dopo una intensa giornata di gara presso il Palazzetto "Gianni Balestri" di Rosignano Solvay affollatissimo, la nostra ASD "Judo Club Isola d'Elba" ha partecipato, se pur in formato ridotto causa assenze per malattia, con i propri giovani atleti riuscendo a vincere quasi tutti i combattimenti per ippon.

 

Questi i nomi degli atleti saliti sul podio:

Asia Marini / Cat esordienti B - 1° classificata

Flavio Lai / Cat. Bambini - 1° classificato

Diego Dericoloso / Cat Ragazzi - 1° Classificato

Sofia Marini / Cat. Fanciulli - 2° Classificata

Erika Gordiani / Cat. Esordienti A - 3° Classificata

Giuditta Sgherri / Cat. Ragazzi - 3° Classificata

 

Domenica 3 Aprile a Montevarchi l'atleta Alessandro Gaudenz ha partecipato alla Qualificazione per il Campionato italiano Juniores e pur disputando una ottima gara, classificandosi terzo, per un soffio non parteciperà alla finale in quanto vi accedevano solo i primi due.

ITCG Cerboni: A primavera fioriscono anche i progetti

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ITCG Cerboni: A primavera fioriscono anche i progetti

 

Per le scuole elbane è il periodo della realizzazione dei progetti a cui si è lavorato tutto l’anno. All’ITCG, in particolare, sta per decollare quello intitolato «Voyage à travers les mythes du passé et d'aujourd'hui», un viaggio attraverso i miti del passato e di oggi, che vede protagonisti studenti della nostra scuola, del Lycée Duplessis-Mornay di SAUMUR e dell’ Istituto d'Istruzione Superiore "L. Gonzaga"di Castiglione delle Siviere, con lo scopo di confrontarsi con un’altra cultura, migliorare le competenze linguistiche e informatiche, collaborare in gruppo e a distanza.

Le classi delle due scuole partner del progetto, di cui è responsabile la Prof.ssa di francese Gabriella Bagiardi, saranno presenti nel nostro Istituto alle ore 12 di giovedì 21 aprile. Insieme alla nostra 3a TUR, la Dirigente Maria Grazia Battaglini darà loro il benvenuto in Aula Magna, dove è cordialmente invitata anche tutta la stampa locale.

Verso le ore 13 si recheranno tutti a pranzare al sacco alle Ghiaie.

Nel pomeriggio è prevista la visita alla Villa dei Mulini e il giro del centro storico (dove i nostri alunni faranno da guida), mentre la partenza dei due rispettivi gruppi per Saumur, in Francia, e Castiglione delle Stiviere, in provincia di Mantova, è prevista nel tardo pomeriggio.

Il Progetto proseguirà anche il prossimo anno scolastico.


Progetto Biennale e-twinning a.s. 2015/16 - 2016/17
Resp. Prof.ssa Gabriella Bagiardi

Voyage à travers les mythes du passé et d'aujourd'hui
Lingue
français, italiano

Destinatari
15-18 Classe 3° TURISTICO - ITCG ”CERBONI” Portoferraio

Materie
Arte, Design e Tecnologia, Educazione Fisica, Geografia, Informatica / TIC, Lingue Straniere, Musica, Scienze Sociali, Storia

Il progetto è pensato come un percorso biennale attraverso le passioni degli studenti (luoghi, personaggi, simboli, ecc), affiancate ai "miti"del passato, per conoscersi meglio, autovalutarsi e confrontarsi con altre culture, anche grazie allo scambio di esperienze, la pratica sportiva, musicale o laboratoriale dei singoli gruppi.
È auspicabile infatti che il percorso virtuale, nell'arco di tempo previsto, si completi con un incontro ed uno scambio di esperienze in presenza fra docenti e studenti coinvolti.


Obiettivi
Conoscere e approfondire le rispettive culture ;
Migliorare la conoscenza delle lingue straniere ;
Ottimizzare l'utilizzo delle TIC ;
Collaborare in gruppo e a distanza.
Procedura di lavoro

All'inizio dell'anno scolastico 2015/16, saranno coinvolte le famiglie e gli studenti nella pianificazione del progetto (finalità, metodologia e fasi di lavoro)
Nel corso dell'anno, gli studenti di ogni scuola partner avviano un percorso di conoscenza inizialmente virtuale nel Twinspace attraverso diverse forme di lavoro (diario del progetto, chat...).
Nell'arco dei due anni scolastici potranno realizzarsi incontri tra i partner tenendo conto delle esigenze delle singole realtà nazionali e del calendario scolastico.


Risultati attesi
Produzioni individuali nel Twinspace
Forme di videoscrittura collaborativa
Mini questionari e sondaggi
Produzione di materiale iconografico sul progetto
Visita eventuale ai partner (da definire)

 

Partner
Laura Gentili Istituto d'Istruzione Superiore "L. Gonzaga", Castiglione delle Stiviere - Italia
Michel Labanca Lycée Duplessis-Mornay, SAUMUR - Francia

Liceali elbani in visita a Montecitorio

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Liceali elbani in visita a Montecitorio

 

Nei giorni scorsi, la classe Quinta del liceo delle Scienze umane "Foresi" di Portoferraio si è recata a Roma in visita a Palazzo Montecitorio. Di innegabile valore didattico, l'esperienza riesce sempre ad arricchire chi vi partecipa; anche in questa occasione, i ragazzi hanno manifestato interesse, curiosità ed emozione, dimostrando una maturità e una consapevolezza che spesso non riescono ad emergere nel contesto scolastico, in cui gli argomenti sono affrontati da un punto di vista teorico. 

 

“Passeggiare tra i corridoi di Palazzo Montecitorio”, ha raccontato la studentessa Giada Guidi, “poter ammirare il Transatlantico ed osservare come due epoche differenti convivano in un solo palazzo, non è cosa da tutti i giorni. Noi, classe quinta scienze umane, ne abbiamo avuto l'occasione. Vedere con i nostri occhi il primo documento ufficiale della Costituzione Italiana, firmato dal provvisorio presidente della repubblica De Nicola e dai padri costituenti, ha dato modo di riempire il nostro cuore di orgoglio patriottico nei confronti della nostra magnifica Italia. Camminare tra i busti di marmo degli uomini politici, i quali hanno lottato insieme per "fare l'Italia", ci ha riempito di emozione. Partecipare a una seduta parlamentare e renderci conto che come è cambiata la società così è cambiato anche il modo di fare politica, ha perso il valore e il rispetto nei confronti del nostro Stato. Questa esperienza ha risvegliato è rinforzato la nostra coscienza civica, rendendoci conto da consapevoli cittadini italiani che il futuro dell'Italia è nelle nostre mani”.

 

La visita a Roma è poi proseguita con un percorso attraverso luoghi che tutto il mondo ci invidia: Piazza di Spagna, Fontana di Trevi, il Quirinale, Campo dei fiori e infine il Colosseo. 

La magnificenza della città, valorizzata dalla bella giornata primaverile, ha fatto sì che i giovani studenti siano ritornati all'Elba con un significativo bagaglio di conoscenze e suggestioni.

 

Istituto Statale d’Istruzione Superiore “R. FORESI” Portoferraio

Acqua dell'Elba incontra le scuole per avvicinare i giovani al mondo del lavoro

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Acqua dell'Elba incontra le scuole per avvicinare i giovani al mondo del lavoro

 

Sabato 23 aprile, i ragazzi delle classi quinte dei Licei Classico, Scientifico e delle Scienze Umane avranno l'occasione di 'incontrare' l'azienda Acqua dell'Elba nell'ambito di un progetto che trova ispirazione nell'idea di creare una partnership che avvicini i giovani al mondo del lavoro e dell'impresa.


Il progetto prevederà un primo momento di confronto presso l’aula Magna dell’ Istituto R. Foresi di Portoferraio in cui i ragazzi avranno modo di ascoltare gli interventi di Fabio Murzi, titolare di Acqua dell’Elba, che presenterà l'azienda elbana manufatturiera di profumi e parlerà della sua esperienza di imprenditore; seguiranno gli interventi di due collaboratrici dell’azienda, la consulente Alessia Dettori che avvicinerà i giovani studenti al mondo del lavoro attraverso la conoscenza delle competenze richieste e in chiusura la coordinatrice delle assistenti di vendita, Ilaria Luppoli, che inviterà gli studenti interessati ad inviare i propri curricula così da partecipare alla selezione per uno stage estivo in azienda.


Nelle settimane successive, a completamento del progetto, Acqua dell’Elba in accordo con l’istituto scolastico, organizzerà dei momenti di selezione per dare l’opportunità ad alcuni degli studenti interessati di partecipare ad un futuro stage in azienda nel corso dei mesi estivi, creando così una reale opportunità di inserimento al lavoro.

 

Silvia Vancini - Ufficio stampa Acqua dell'Elba

Buon compleanno Slow Food - due appuntamenti elbani per festeggiare

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Buon compleanno Slow Food - due appuntamenti elbani per festeggiare

 

In centinaia di piazze italiane il 16 aprile si festeggia lo Slow Food Day, celebrando i trent’anni di attività di Slow Food in Italia.
Lo Slow Food Day rappresenta un momento importante per far conoscere le nostre iniziative e i nostri progetti.
Tema dello Slow Food Day è VOLER BENE ALLA TERRA, che sarà anche il tema centrale di Terra Madre-Salone del Gusto 2016.
VOLER BENE ALLA TERRA è un argomento di enorme attualità, che Slow Food interpreta come legame vitale con la terra e con il mare, i frutti che producono e le persone che vi vivono.
L’impegno di Slow Food è sempre stato quello di mantenere un collegamento forte con la terra e la vita contadina. Da trent’anni vogliamo bene alla terra, scegliamo e valorizziamo il cibo buono, pulito e giusto, celebrando chi lo coltiva e lo produce.

Slow Food Isola d’Elba vuole bene alla Terra organizzando il Mercato della Terra di Procchio, dove i coltivatori ed i pescatori esponengono e vendono i prodotti tipici della nostra terra e del nostro mare, spesso sconosciuti o dimenticati.
Slow Food Isola d’Elba vuole bene alla Terra attraverso la gestione dell’Enoteca della Fortezza, progetto che nasce in collaborazione con il Comune di Portoferraio ed il Consorzio di tutela dei vini DOC dell’Isola d’Elba per valorizzare i prodotti del territorio; l’Enoteca è una vetrina rivolta a residenti e visitatori e nello stesso tempo un presidio della nostra cultura gastronomica e della tradizione contadina isolana.
Slow Food Isola d’Elba vuole bene alla Terra quando coinvolge i giovanissimi scolari nel progetto degli orti scolastici (Orti in condotta), attraverso cui si stimola la sensibilità dei ragazzi verso la Terra e la Natura e si coltivano i valori della cura e del rispetto di tutte le forme viventi.
Slow Food Isola d’Elba vuole bene alla Terra quando opera, col progetto Taste of Freedom, in collaborazione con l’Amministrazione carceraria e con l’Istituto di Pena presente sul nostro territorio. Avviare ad un lavoro degno i detenuti potrà rappresentare la differenza tra la semplice scarcerazione ed il tornare ad essere uomini liberi, socialmente reinseriti.

 

Gli appuntamenti:

Per festeggiare i trent’anni di Slow Food ci incontreremo a cena venerdì 15 Aprile presso il ristorante Affrichella di Marciana Marina, di cui trovate il 

MENU

ANTIPASTI
Alice dorate in salsa aioli
Alici leggermente marinate con crema di peperone affumicato e crescione rosso
Polpettine di alici e ricotta di pecora, zuppetta di fave e spuma di patate

PRIMO PIATTO
Trenette " Mancini " Aglio, olio e peperoncino con Pistacchio e crema di Alici

SECONDO PIATTO
Timballo di Alici in farcia di verdure di primavera, puntarelle in salsa di bagna cauda rivisitata

DESSERT
Gelato alla schiaccia briaca Riese con cialda di frutta secca e sfoglia di cioccolato

VINO "Elba Bianco D.O.C. " Az.Agr. La Chiusa di Magazzini

  1. €40,00  Tutto Compreso
    N.B. A causa del numero limitato di posti, si prega di prenotare al più presto: Ristorante Affrichella   0565 996844 - Cell.3200642235

Abbiamo scelto Marciana Marina e il Ristorante Affrichella perchè la Condotta dell'Elba fu fondata a Marciana Marina da un gruppo di amici con i quali organizzammo le prime manifestazioni “Un Mare di Sapori” e “Il Quinto Quarto”.
L’Amministrazione Comunale di Marciana Marina è sempre stata molto sensibile ai temi fondanti di Slow Food e, lavorando spesso in stretta collaborazione con noi, ha dato alla nostra Associazione la possibilità di operare al meglio.

 


Sabato 16 aprile alle 20.30 presso l’Enoteca della Fortezza, alla consueta cena a tema sarà possibile degustare un menù elbano che illustrerà la ricchezza delle tradizioni e della cultura enogastronomica della nostra Isola.

MENU':
Fusilli al sugo di Gallinella
Sburrita di Baccalà con erbe di campo
Schiaccia Briaca con Aleatico
Vini: Elba Ansonica DOC e Aleatico dell’Elba DOCG della Azienda “La Chiusa” di Magazzini

Nel prezzo della cena sono compresi acqua, vino e caffè; il vino passito, da abbinare eventualmente al dolce, è invece soggetto a supplemento di prezzo (in Enoteca troverete la Carta dei Vini Passiti)

Inizio della cena ore 20,30 - Costo € 20 per i soci di Slow Food, € 25 per i non soci
La tessera annuale di Slow Food può essere richiesta in Enoteca (costo: € 25)
Per info e prenotazione (indispensabile): 334 6051174 Giovanni - 339 4419990 Carlo

Speriamo di incontrarvi tutti, a presto

 

Per la Condotta Slow Food Isola d’Elba
Carlo Eugeni – Fiduciario onorario


Orientamento alle opportunità formative e professionali: la giornata conclusiva del progetto regionale a Portoferraio

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Orientamento alle opportunità formative e professionali: la giornata conclusiva del progetto regionale a Portoferraio

Venerdì 15 aprile alle 09,30 si concluderà il percorso di orientamento alle opportunità formative e professionali della provincia di Livorno Studenti al futuro avviato a dicembre dalla Camera di Commercio di Livorno, con il patrocinio di Regione Toscana, Comune di Rosignano Marittimo, Comune di Campiglia Marittima, Comune di Portoferraio e Cassa di Risparmi di Lucca Pisa Livorno.

 

La giornata conclusiva avrà luogo presso la Sala Nello Santi del Centro Culturale De Laugier di Portoferraio e sarà dedicata al focus “Elba Oltre Mare: tra stagionalità ed impiego stabile. Opportunità occupazionali dentro e fuori i confini dell’isola ”.
Attori protagonisti di questo ultimo appuntamento in programma per l’anno scolastico in corso saranno le imprese ed i professionisti del territorio che si sono resi disponibili a raccontare la loro realtà, presentando agli studenti dell’ I.T.C.G Cerboni e dell’I.S.I.S. Foresi le opportunità professionali nel settore di competenza, per aiutare i ragazzi a compiere scelte consapevoli di studio o di lavoro. Porteranno la propria testimonianza lo Chef Giorgio Nocciolini, Sea Soul interventi subacquei, Fattoria delle Ripalte, Idro Tecno Fluid Impianti, Igiene Service – Toscana Dream, Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali, Il genio del Bosco Tour Operator, Parco Arcipelago Toscano, Cescot Formazione srl e Locman.
L’Assessore all’istruzione e formazione della Regione Toscana, Dr.ssa Cristina Grieco, aprirà i lavori con il Sindaco di Portoferraio, Arch. Mario Ferrari, ed il Segretario Generale della Camera di Commercio di Livorno, Dr. Pierluigi Giuntoli.


Soddisfatto del progetto che si avvia a conclusione il Dr. Giuntoli: “Questo primo percorso è stata un’esperienza pienamente positiva, seguita su tutto il territorio, che ha realmente messo in contatto il mondo della scuola con quello delle imprese”.

 

"Elba oltre mare: tra stagionalità ed impiego stabile. Opportunità occupazionali dentro e fuori i confini dell’isola"

Venerdì 15 aprile 2016, ore 09.30 - Centro Culturale De Laugier (Portoferraio)

 

PROGRAMMA:

09.30 Registrazione Partecipanti

 

09.45 Apertura dei lavori
- Pierluigi Giuntoli – Segretario Generale CCIAA Livorno
- Cristina Grieco – Assessore all’istruzione e formazione Regione Toscana
- Mario Ferrari – Sindaco Comune di Portoferraio

 

10.00 Presentazione degli strumenti informativi per l’auto orientamento
- Raffaella Antonini - Centro Studi e Ricerche

 

10.15 Gli interventi delle imprese e dei professionisti
- Chef Giorgio Nocciolini
- Sea Soul interventi subacquei
- Fattoria delle Ripalte
- Idro Tecno Fluid Impianti
- Igiene Service – Toscana Dream
- Federazione Italiana Agenti Immobiliari Professionali
- Il genio del Bosco Tour Operator
- Parco Arcipelago Toscano
- CESCOT Formazione Srl
- Locman

 

13.00 Il sistema camerale a supporto di progettazione ed innovazione

13.30 Chiusura dei lavori

 

Infoday Giovanisì su Fare Impresa a Rio Marina

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Infoday Giovanisì su Fare Impresa a Rio Marina

 

Giovedì 21 aprile 2016, alle ore 15.00, nella Sala Consiliare del Comune, Piazza Salvo d'Acquisto, 7 a Rio Marina, Elettra Iannone, la Referente territoriale Giovanisì per la provincia di Livorno terrà un Infoday di approfondimento sulla misura Fare Impresa, inserita nell'ambito di Giovanisì, il progetto della Regione Toscana per l'autonomia dei giovani.
La Regione Toscana sostiene l’imprenditoria giovanile con una serie di strumenti normativi e bandi attraverso i quali promuove la nascita di start up giovanili e femminili, voucher e microcredito per il loro avviamento e consolidamento e infine agevola l’avvio di nuove attività da parte di giovani professionisti.

L'iniziativa è promossa all’interno dell’incontro per conoscere le opportunità per il fare impresa organizzato dal Comune di Rio Marina. 
La partecipazione all'incontro è libera e gratuita.

 

Giovanisì è il progetto della Regione Toscana per l’autonomia dei giovani partito a giugno 2011. E’ strutturato in sei macro-aree: Tirocini, Casa, Servizio Civile, Fare Impresa, Lavoro, Studio e Formazione. I destinatari diretti e indiretti sono giovani fino a 40 anni. Dopo l’esperienza della prima legislatura, il progetto si è arricchito di una nuova area, ‘Giovanisì+’, dedicata a temi come partecipazione, cultura, sociale e sport.Gli obiettivi principali del progetto sono: il potenziamento e la promozione delle opportunità legate al diritto allo studio e alla formazione, il sostegno a percorsi per l’inserimento dei giovani nel mondo del lavoro, la facilitazione per l’avvio di start up.

Da Maggio 2014 le opportunità del progetto Giovanisì sono state affiancate dalla Garanzia Giovani.

 

Per informazioni:
Elettra Iannone - Referente territoriale Giovanisì per la provincia di Livorno
mail: livorno.provincia@giovanisi.it
www.giovanisi.it

Cosa manca al Pd

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Cosa manca al Pd

Un partito che è in crisi di politiche ambientali ben oltre le scelte sulle trivelle

E’ in corso nel Pd una discussione su Dove va la sinistra? Vorrei soffermarmi su un aspetto che di fatto -e già da prima della gestione Renzi- aveva iniziato a sparire o quanto meno opacizzarsi e cioè una politica ambientale ossia un tema oggi sempre più strategicamente decisivo per la sinistra non solo italiana. E visto che il problema delle riforme costituzionali e istituzionali tiene banco a partire dal Titolo V vorrei ricordare che la discussione sul precedente titolo V ora ‘liquidato’ per il suo ‘fallimento’ prese le mosse in particolare proprio dall’esigenza di garantire una leale collaborazione istituzionale tra stato, regione ed enti locali senza la quale il governo del territorio e specialmente l’ambiente sarebbe rimasta incagliata in politiche ministeriali centralizzate. Bastava d’altronde verificare perché anche leggi importantissime come quella sul dissesto idrogeologico, del mare, sui parchi, sui fiumi, il paesaggio incentrate su politiche di programmazione e pianificazione non erano riuscite a impedire un diffuso abusivismo, a utilizzare efficacemente le risorse disponibili sia sul piano nazionale che comunitario. In più d’un caso erano sparite sedi e strumenti di coordinamento a ciò preposti in alcune di queste leggi. E anche l’abrogazione del ministero della marina mercantile, ad esempio, non aveva fatto cambiare molto la gestione del mare da parte del ministero dell’ambiente. La stessa Conferenza Stato-Regioni aveva mostrato tutti i suoi limiti. Lo stato aveva insomma confermato -pur disponendo di ampie competenze normative- di non sapere o volere coinvolgere regioni e enti locali su un piano di pari dignità. Situazione confermata dalla legge Bassanini che fu, ad esempio, totalmente ignorata dal ministero dell’ambiente che non applicò nessuna delle sue disposizioni volte a garantire questa concertazione. Con il nuovo Titolo V si cercò di uscire da questo centralismo fallimentare e paralizzante immettendo regioni ed enti locali in un circuito appunto di ‘leale collaborazione’ e di pari dignità. Come sono andate poi le cose lo sappiamo. La crescente e abnorme conflittualità costituzionale che ne seguì ha paralizzato tutto il sistema favorendo soltanto il reciproco scaricabarile. Il nuovo Titolo V avrebbe perciò dovuto rimediare a questi intoppi ma ha scelto la via di un ritorno all’antico con una centralizzazione definita più correttamente dai costituzionalisti ripristino di una supremazia statale su regioni ed enti locali che come dicono Renzi e la Boschi sono state punite meritatamente per le loro colpe. Lo stato invece avrebbe meritato il contrario nonostante i disastri territoriali micidiali, un abusivismo crescente anche in territori vincolati e protetti, un crescente consumo di territorio agricolo e no, commissariamenti senza fine, una gestione della biodiversità di cui nessuno si è accorto e tanto altro ancora. Insomma di tutto questo le regioni avrebbero avuto grandi responsabilità e colpe e quindi sono state punite, lo stato al contrario non ne avrebbe e lo si è ‘premiato’ tornando ai vecchi santi. Sarebbe questo secondo il governo e il Pd il messaggio che viene dagli accordi di Parigi, dall’EXPO, dall’Enciclica di Papa Bergoglio? Eppure al Pd già al tempo di Bersani associazioni ambientaliste e tante personalità della cultura mossero una critica per il defilarsi sempre più evidente del partito dalle vicende ambientali sul piano internazionale e non solo nazionale. Perdemmo anche dei pezzi. Il governo Monti sanzionò questo andazzo e le cose andarono sempre peggio ad eccezione delle iniziative di Fabrizio Barca per coordinare gli impegni ministeriali con le regioni soprattutto al sud per i progetti comunitari. Con l’arrivo infine del ministro Galletti si è passati alla totale clandestinità da cui recentemente ci ha fatto sapere di essere molto preoccupato per il clima antindustriale del paese mentre Renzi lo è –come ci ha detto lui-per i ritorni ad un clima bucolico insomma di un ambientalismo alla bambi di cui si parlò negli anni in cui le istituzioni cominciarono ad occuparsi dell’ambiente il che a molti naturalmente non piaceva né punto né poco così cercarono di ridicolizzarla.
Oggi anche il Pd sembra preferire raffigurazioni persino caricaturali di una situazione quanto mai drammatica e complicata che di tutto ha bisogno tranne di immagini di comodo e soprattutto di minore incompetenza a partire da Roma. Lo è sicuramente continuare con la solfa che tutto è bloccato da decenni di chiacchere e da una burocrazia e una magistratura con poca voglia di fare e decidere. Se i nostri bacini regolati da una buona legge non sono riusciti in troppi casi a fare i piani previsti dalla legge e ad avvalersi dei finanziamenti disponibili di chi è la colpa, e se i bacini da alcuni anni sono in attesa di trasformarsi in distretti come stabilito dall’unione europea ma ancora non è accaduto nulla salvo far finire nelle mani di Bertolaso la protezione civile che c’entrano burocrati e magistrati. Se in regioni come la Liguria (molto prima di Toti) e in Toscana l’abusivismo ha riguardato anche argini e ambienti protetti e di piste aereoportuali di cui si sono interessati come abbiamo appena saputo anche Gemelli e soci il segretario regionale del Pd invita il partito toscano a non perdere tempo su 1000 metri in più o in meno di una pista in area protetta e sbeffeggia gli Asor Rosa che esprimono preoccupazioni sul futuro delle Apuane e di nostri altri territori pregiati dobbiamo rifarcela con la bucologia o i magistrati in ferie. Il governo e il partito non c’entrano nulla?
E mentre si parla di trivelle e di referendum quanti sanno che al Senato –relatore Pd- è in discussione una legge di modifica di quella sui parchi che prevede che la tutela marino-costiera sia completamente ministerializzata sulla base di un piano triennale e del tutto separata da quella terrestre e in parte anche privatizzata nella gestione della sua tutela. Non so nel governo ma nel partito qualcuno ne ha discusso dove e con chi? Anzi, qualcuno lo sa? O continuiamo a procedere come con l’emendamento sulle trivelle sbucato di notte in commissione senza che nessuno sapesse neppure –come ci ha raccontato Realacci-chi l’aveva scritto fino a quando reo-confesso Renzi ha detto; l’ho fatto io! Il Pd specie se vuole essere di sinistra e andare a sinistra ha bisogno di una politica nazionale sull’ambiente che ora non c’è e deve finalmente avere sedi nazionali, regionali e locali dove se ne discute e si decide non in attesa di emendamenti notturni. E questo non sarà possibile se non si rimette mano anche al Titolo V perché molti hanno già detto che altrimenti al referendum di ottobre non voteranno si. Ho appena letto che c’è chi considera comunque anche la diminuita competenza legislativa delle regioni diretta è compensata da una maggiore compartecipazione. Le recentissime vicende sulle trivelle non mi pare vadano in questa direzione.
Ecco perché la Serracchiani non può continuare a dire che chi non condivide l’attuale titolo V è contrario a qualsiasi riforma. E’ solo contrario a questo testo pasticciato che può e deve essere ‘corretto’.
D’altronde c’è qualcuno in grado di dirci dove e chi ha scritto anche gran parte delle norme della riforma. E’ vero che essa è giunta alla sua sesta votazione e non certo nel modo migliore ma durante questo cammino quante di quelle norme sono state oggetto di un confronto e non solo a Roma e in parlamento?
Si può ancora far finta che nel partito non ci sia un diffuso disagio? Insomma non basta correre per fare le cose giuste perché finora a corsa si sona fatte non poche stupidaggini come sta puntualmente ancora accadendo. Partito avvisato…

Renzo Moschini

Capoliveri: Consiglio comunale urgente

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Capoliveri: Consiglio comunale urgente

 

Convocazione del Consiglio comunale per il giorno 15 aprile 2016 alle ore 13,00 nella solita Sala delle Adunanze, in I convocazione, ed occorrendo in II convocazione il giorno dopo 16 aprile 2016, stesso luogo, alle ore 13.00, si terrà la riunione consiliare in sessione urgente (art. 16 comma 5 dello Statuto Comunale) per trattare il seguente o.d.g.

1. Lettura ed approvazione verbali sedute precedenti.
2. Nomina Revisore dei Conti — art. 234 TUEL.
3. Modifica Statuto Comunale.
4. 4° integrazione delibera di Consiglio Comunale n°77/2015 avente ad oggetto "Regolamento Urbanistico: esame osservazioni e controdeduzioni"
5. Verifica quantità e qualità delle aree e fabbricati da destinare alla residenza e alle attività produttive e terziarie, determinazione prezzo di cessione delle aree art. 172 del D.Lgs 267/00. Anno 2016.

Il Presidente del Consiglio Antonello Colombi

Consiglio Comunale a Campo nell'Elba

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Consiglio Comunale a Campo nell'Elba

Convocazione del Consiglio Comunale di Campo nell'Elba giovedì 14 aprile 2016 alle ore 21:00, sala Consiliare Marina di Campo.

 

Ordine del giorno:

1) Comunicazioni del Sindaco
2) Approvazione verbali sedute precedenti
3) Approvazione Regolamento Comunale di Contabilità armonizzata
4) Regolamento per l’applicazione dell’Imposta Unica Comunale (IUC), parte I (IMU) parte II (TASI) e parte III (TARI) – Modifiche ed integrazioni
5) Tassa Rifiuti (TARI) - Approvazione del piano finanziario anno 2016
6) Tassa Rifiuti (TARI) - Determinazione delle tariffe anno 2016
7) Imposta Municipale Propria - Regime delle aliquote per l’anno 2016
8) Addizionale Comunale all’IRPEF (Imposta sul Reddito delle Persone Fisiche) – Conferma dell’aliquota anno 2015 per l’anno 2016
9) Art.187 comma 3 - quinquies D.Lgs. 18 agosto 2000 - Variazione di Bilancio per applicazione delle quote accantonate del risultato di amministrazione nelle more dell’approvazione del rendiconto di gestione
10) Piano di razionalizzazione delle Società Partecipate - Determinazioni
11) Regolamento Comunale delle procedure di rilascio, rinnovo e revoca degli atti di concessione per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche - Modifiche ed integrazioni.

Lorenzo Lambardi - Sindaco

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